Scritte e vetri rotti La banca nel mirino

Tra le tre e le cinque della notte tra mercoledì e giovedì ignoti hanno preso di mira la sede del Credito Valtellinese a Rovereto, la banca che si trova all’angolo tra corso Rosmini e via Stoppani: cinque grandi finestre sono state prese a sassate, o a sprangate, ancora non è stato possibile definirlo, e su una è apparsa una grande scritta con lo spray rosso: «No Cpr né a Modena né altrove». Per i carabinieri della Compagnia di Rovereto si tratta di un «gesto che si riferisce ad un tema d’area antagonista». Anarchici, insomma, che si oppongono alla realizzazione del «Centro di permanenza per i rimpatri» di Modena la cui apertura è prevista nei prossimi mesi.

Ma cosa c’entra il Credito Valtellinese con i centri per i migranti? Presto detto: l’edificio del Centro di permanenza per il rimpatrio di Modena è di proprietà della finanziaria Alba Leasing, che fra i suoi soci annovera le banche Bper, Banca popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio e il Credito Valtellinese. Si tratta di un grande caseggiato, già Cie, che era stato chiuso nel 2013 dopo una rivolta: la volontà del governo attuale è di sistemarlo e riaprirlo in vista dell’estate come Centro di permanenza per i rimpatri, quello che secondo la stampa anarchica viene definito senza mezzi termini un «lager per migranti».  

L’allarme è scattato ieri intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno visto il disastro. I vetri, nonostante la violenza dell’attacco e le spaccature a raggiera, hanno retto: d’altra parte la sicurezza è uno dei capisaldi di una banca. Ma per evitare che qualcuno si potesse far male la zona è stata immediatamente transennata. Sul posto sono arrivate le pattuglie dei carabinieri che hanno fatto partire le complesse indagini. «Stiamo portando avanti accertamenti ad ampio raggio - fanno sapere le forze dell’ordine - e stiamo approfondendo tutte le ipotesi».

Non è stato trovato lo strumento usato per spaccare i vetri e quindi è molto difficile ricostruire la dinamica. Si potrà però fare affidamento sulle telecamere distribuite nella zona, sperando di trovare riscontri utili. Naturalmente, se qualcuno avesse visto o sentito qualcosa, è pregato di riferirlo ai carabinieri.

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