Canti e parole per ricordare il fronte

Le celebrazioni del centenario della Grande guerra si stanno per concludere e vanno a chiudere un quadriennio dove è stata rinnovata la storia, una memoria troppo forte ma nello stesso debole per poter superare divisioni, ideologie, modi di intendere cultura e controcultura che esistono ancora oggi.
«Coraggio coscritti, al fronte si va»: giovedì 29 novembre a partire dalle 20.45 al teatro Rosmini di via Paganini, andrà in scena un lavoro durato più di un anno e costruito su linguaggi diversi che si intrecceranno per diventare voci di coro, poi musica, racconto e infine, storia. Una sequenza legata all’animo ed al suo divenire, come viene descritta da chi ha creato questo evento che entra a far parte delle migliaia di iniziative pensate e realizzate per sottolineare questo particolare momento storico.
Il titolo fa parte di quelle migliaia di lettere che oggi sono letteratura popolare e che appartengono ai nostri soldati, Kaiserjeger trentini, caduti sul fronte orientale. Di qui uno spettacolo attento, profondo, rivolto al testamento ideale lasciato dai soldati per rinnovare nel racconto e nella musica, un grande perdono. Un evento che nasce per essere itinerante, aperto alle scuole, alle nuove generazioni, alle istituzioni che lo vorranno nelle comunità trentine. Questo è il senso e un invito aperto a tutti. Proprio in questi giorni di armistizio nel pensiero comune di ricostruzione di un mondo diverso.
Parteciperanno il coro Valsella di Borgo Valsugana, con Barbara Bertoldi al violoncello ed interventi dello storico Quinto Antonelli, musiche del maestro Armando Franceschini, letture e canti du Aurelio Micheloni, Ferdy Lorenzi e Laura Lorenzi. Conduce la serata Piera Gasperi. L’entrata al teatro Rosmini per questa iniziativa è gratuita.

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