"C'è bisogno di preghiera"

Chiesa della Sacra Famiglia gremita per l’ultimo incontro, conclusivo, del lungo tour dell’arcivescovo Lauro Tisi sul territorio diocesano in dialogo con le comunità. Circa una trentina di sacerdoti presenti e centinaia di fedeli tra i banchi in ascolto e al lavoro, una mattinata intensa.
«Smettete di dar campo al maligno. - ha detto il prelato - Il futuro è già iniziato e i protagonisti sono i cristiani laici che tengono viva la fede in Trentino. Beata la Chiesa che sostiene i poveri e gli umili. Oggi bisogna ripensare all’identikit della parrocchia, quella presbitero-centrica, in cui il prete presiedeva il territorio, teneva sott’occhio tutto e tutti e sedeva a tutti i tavoli non c’è più, erogava vari servizi, non esiste più! Oggi ci sono comunità di cristiani che provano a vivere fianco a fianco i segni del Regno di Dio. Una Chiesa segno efficace a servizio dell’umanità, con struttura missionaria, serva del Regno, senza borsa né bisaccia, in missione, diffondendo la Buona Novella. Una Chiesa che veda nei migranti dei fratelli. Che abbia al centro una visione di Dio dei poveri che indica l’amore e il servizio come necessari. Dovete offrire voi stessi per gli altri. La Chiesa non è un’Ong, un’organizzazione benefica, culturale o spirituale ma è il prolungamento dello stile di vita di Gesù. Nei consigli pastorali dedicate 15 minuti al campanile e non più di 30 per la sala da sistemare. Il resto dedicatelo a come possiamo rendere presente il Regno di Dio! Infine, la Chiesa sia orante! C’è un’emergenza preghiera. Bisogna tornare a innamorarsi di Gesù di Nazareth, investendo nell’incontro con la persona del Cristo».

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