Maragoni, i sindacati invocano la Provincia

Il neo assessore all’industria Achille Spinelli non si è ancora praticamente insediato, e già ha una richiesta d’incontro:  quella per la Marangoni. Anche perché da quelle parti la trattativa è ancora a metà del guado.

E quindi i sindacati ora vogliono coinvolgere la nuova amministrazione provinciale, anche per capire qual è la posizione della giunta Fugatti, su una serie di temi che toccano l’azienda di via del Garda. A partire, ovviamente, dal tema che era stato toccato - con trattative poi congelate - per l’arrivo in via del Garda di un’azienda che produce radiali per auto da rally. Si ricorderanno i termini della questione: la ditta inglese era pronta a effettuare un investimento piuttosto importante, ma chiedeva in cambio il via libera di Trentino Sviluppo (proprietaria di parte dell’immobile, per effetto del lease back) e un sostegno, che era stato quantificato, nelle trattative con la Provincia, in due milioni di prestito oneroso. La trattativa già si era spostata in sede romana, con un tavolo aperto al Mise. Ma è evidente che con il cambio di colore in piazza Dante, tutto è da ridiscutere. Da qui la richiesta di incontro unitaria all’assessore Spinelli.

«In questa fase, per noi è prioritario conoscere, oltre al piano industriale della Marangoni, anche la posizione della Provincia - osserva la Cgil - Per tali motivi abbiamo ritenuto necessario chiedere un incontro al nuovo assessore e questo al fine di condividere degli impegni precisi da parte della Marangoni sul futuro produttivo e occupazionale del sito di Rovereto». A riguardo Mario Cerutti della Filctem Cgil ha precisato: «Dopo i recenti passaggi elettorali, riteniamo necessario aprire da subito un tavolo di discussione tra la Provincia, l’azienda e i sindacati, con l’obiettivo di chiarire il futuro dell’intero compendio industriale».

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