Un parco fluviale decisamente "smart"

Un’idea smart di parco fluviale. A proporla sono gli studenti di tre istituti superiori di Trento e Rovereto che lavoreranno insieme ad un progetto di valorizzazione di un tratto del fiume Adige compreso tra Trento, Rovereto e la Bassa Vallagarina.
Il parco fluviale smart, vincitore del bando per progetti di sperimentazione didattica con logiche di rete della Fondazione cassa di risparmio di Trento e Rovereto, vedrà studenti ed insegnanti dell’Itt Buonarroti Pozzo di Trento (scuola capofila), dell’Itet Fontana e del liceo Filzi di Rovereto, collaborare.
Le attività didattiche si svolgeranno seguendo una metodologia innovativa, sviluppata nei licei olandesi, e già collaudata dal «Buonarroti-Pozzo», che punta al miglioramento delle competenze di imprenditività, di lavoro in team, di autovalutazione. La committenza esterna, il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale della Provincia, daranno l’incarico ufficiale agli studenti giovedì mattina nell’istituto trentino. Obiettivo dell’intero percorso è quello di proporre un’idea «nuova ed intelligente» di valorizzazione dell’ambiente fluviale dell’Adige quale risultato della collaborazione di studenti e docenti che operano in questa nuova ottica di miglioramento delle competenze trasversali individuali e di gruppo.
Le fasi di lavoro toccheranno aspetti di monitoraggio e progettazione ambientale, di analisi sociale, di cittadinanza scientifica e valorizzazione turistica, con particolare riferimento al settore cicloturistico. Le nuove tecnologie inoltre manterranno in stretta collaborazione gli attori del progetto.
Supporto importante si avrà anche dal Servizio bacini montani, dall’Appa, dall’Osservatorio del paesaggio trentino, dalla Step-scuola per il governo del territorio e del paesaggio, dal Northgo college di Noordwijk (Olanda), dall’azienda Decisio di Amsterdam, dalla Montura bike, dall’Università degli Studi di Trento.

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