Via Rebora a Rovereto, parte il cantiere

Al via i lavori di definitivo ripristino e pavimentazione di via Rebora, a Rovereto, che saranno probabilmente conclusi entro il 10 dicembre prossimo. Questo comporterà una inevitabile modifica al traffico che entra da via Paganini, che sarà deviato su via San Giovanni Bosco, parzialmente invertita nel senso di marcia nel tratto finale, al fine di immettere le auto in via Pavani e quindi in via Paoli. 
Inoltre si procederà nei prossimi giorni anche alla definzione degli arredi finali di via Paganini. Le fiorierie che oggi delimitano la carreggiata per il traffico veicolare sono state infatti utilizzate dall’amministrazione come soluzione «tampone» e saranno sostituite da manufatti in pietra che fungeranno ad un tempo da panchine e aiuole per la piantumazione di fiori e piante. La scelta di utilizzare delle grandi vasche in pietra per accogliere il verde urbano adottata per evitare che le radici degli alberi intacchino con il tempo la nuova pavimentazione in porfido o i sottoservizi. 
La riqualificazione di via Rebora, la stradina che passa tra palazzo Balista e la gelataria «La Torretta» collegando via don A.Rossaro con corso Rosmini (in pratica la prosecuzione di via San Giovanni Bosco) sarà a carico della società che ha costruito il contiguo Urban City. 
Palazzo Pretorio ha trovato l’accordo con la società che ha realizzato il centro commerciale sul sedime dell’ex stazione delle corriere per trasformare in lavori pubblici dei crediti che piazza del Podestà vanta dal costruttore. In tutto si parla di 215.280 euro derivanti dallo spazio in superficie (che ora ospita la sede dell’Apt) ridotto rispetto al contratto originario e della scelta dell’amministrazione di acquisire i 50 posti auto sottoterra al terzo livello del parcheggio multipiano anziché al secondo, come previsto nell’accordo originario. I conti sono presto fatti e sono quelli di mercato: 64.130 euro per la superficie ridotta dei locali concessi al Comune e 151.500 euro per il prezzo inferiore dei posteggi più in basso. Palazzo Pretorio anziché chiedere un assegno ha preferito il cambio merce con lavori di riordino urbano in cambio dei soldi.
Dal punto di vista «stilistico» la nuova via Rebora sarà la prosecuzione ideale della nuova via Paganini: cubetti di porfido, niente marciapiede e carreggiata per il transito di auto e moto separata dagli spazi per i pedoni con elementi di arredo urbano.

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