Festa per l'addio di Signorati il bar Paganini cambia gestione

Uno dei luoghi più amati dai giovani roveretani chiude in musica, sabato, e inizia un nuovo ciclo

di Tommaso Gasperotti

Il bar Paganini, uno dei luoghi più amati dai giovani roveretani, cambia gestione.

Dopo quattro anni e mezzo Marco Signorati e i figli Paolo e Sara, che a maggio 2014 avevano preso in gestione i locali di via San Giovanni Bosco, sabato sera saluteranno con una grande festa quell’angolo di paradiso nel cuore della città. Quattro anni e mezzo in cui lo storico circolo operaio, fondato nel lontano 1924 e proprietario degli spazi, è tornato a nuova vita grazie ad un forte ringiovanimento dei frequentatori.

Accanto ai soci «storici», infatti, sono arrivati in orario serale tantissimi giovani che hanno trovato negli spazi del circolo un luogo di aggregazione autentico dove poter giocare a carte o a calcio balilla, concedersi un aperitivo o ascoltare musica live. «Abbiamo investito molto su una clientela giovane, il circolo prima era poco frequentato - ammette Marco Signorati, prossimo alla pensione -. In questi anni abbiamo cercato di svecchiarlo, cercando di soddisfare le esigenze sia dei soci (oggi circa 50) che dei ragazzi, creando anche uno scambio generazionale. Ora è giunto il momento di passare il testimone». Nessuno screzio con il direttivo. Anzi, tutti hanno riconosciuto il grande lavoro fatto per riportare nuova linfa in uno dei punti di ritrovo per antonomasia della città.

In primis, anche se le battaglie non sono mancate, lo stesso circolo che ha espresso la volontà di andare avanti su questa linea ed è già in trattativa per un nuovo affidamento. Affidamento, i cui dettagli sono in fase di definizione, che vedrebbe in pole position tra i possibili candidati i titolari del bar-caffetteria Enigma di piazza Loreto. «In questi anni siamo riusciti a creare un ambiente positivo e di questo siamo davvero molto orgogliosi - prosegue Signorati -. Fin dall’inizio abbiamo investito molto in questo posto, in particolare nel giardino esterno, vero fiore all’occhiello del circolo. Mentre il direttivo restaurava gli spazi interni, abbiamo sistemato il pergolato e riaperto il cortile, installando delle coperture per la pioggia, creando un angolo morbido e riorganizzando il campo da bocce, oggi usato più dai giovani che dagli anziani. Senza contare l’organizzazione di centinaia di eventi culturali, mostre e i concerti del mercoledì, sempre affollatissimi».

Il Paganini è così diventato uno dei luoghi prediletti della movida cittadina nonché degli universitari, nel rispetto di qualche rigido paletto di orario viste la posizione centrale e le lamentele di troppo di qualche vicino. «L’abbiamo fatto rinascere e siamo sicuri che il Paganini continuerà su questa strada - sorride Signorati, che tra pochi giorni andrà in pensione e potrà dedicarsi a tutto tondo alle sue passioni nel mondo del volontariato sportivo e sociale -. Anche i miei figli, Paolo e Sara, che ringrazio di cuore per essermi stati sempre accanto in quest’avventura, continueranno i loro percorsi di vita, seguendo le loro aspirazioni e ciò per cui hanno studiato». Questo sabato, in attesa del passaggio di consegne con i futuri gestori per mano del presidente Degasperi e degli altri componenti del direttivo del Circolo operaio, nel giardino esterno si terrà una grande festa di chiusura, allietata a partire dalle 18 dal dj set su vinile dei Magic Cigarettes.

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