Ubriaco strattona e molesta un bambino di 11 anni

di Paolo Liserre

Prima lo avrebbe preso per un braccio, poi avrebbe allungato la mano toccandolo nelle parti intime. Un attimo, non di più, ma quanto basta per sconvolgere chiunque. Figuriamoci un bambino di 11 anni che mai potrebbe anche lontanamente immaginare di subire un’«attenzione» del genere mentre cammina con alcuni amici in una via del centro storico.

Purtroppo questo è quanto accaduto giovedì, poco dopo le 20.30, nella centralissima via Tartarotti. Protagonista suo malgrado il piccolo, residente in città coi genitori, e un uomo italiano di circa 60-65 anni che, visibilmente alterato dall’alcool, ha allungato le mani sul bimbo e ora rischia un’incriminazione per «violenza sessuale aggravata».

La vicenda, che ieri mattina ha fatto ben presto il giro della città seppur con forme sfumate, è al vaglio della Procura della Repubblica che nelle prossime ore inquadrerà il fatto con maggiori dati oggettivi alla mano: come confermato ieri dal diretto interessato, il sostituto procuratore Fabrizio De Angelis sta attendendo gli atti finali dal commissariato della Polizia di Stato per procedere formalmente e d’ufficio a carico dell’uomo. Secondo alcune testimonianze, il bambino stava percorrendo via Tartarotti in compagnia di alcuni amichetti quando è passato davanti all’uomo. Questione di secondi, da quando il molestatore lo avrebbe afferrato per un braccio a quando avrebbe allungato l’altra mano per toccarlo nelle parti intime.

Secondi che però al piccolo devono essere apparsi terribili e interminabili. Poco dopo il bambino è riuscito a divincolarsi ed è corso verso i genitori che lo seguivano ad alcune decine di metri di distanza, raccontando subito alla mamma quanto era successo poco prima. Una scena che peraltro ha avuto alcuni testimoni il cui racconto è stato acquisito dagli agenti della volante del commissariato della Polizia di Stato chiamati poco dopo sul posto dove è arrivata anche un’ambulanza che ha prelevato l’uomo visibilmente alterato dall’alcool.

Anche il piccolo, comprensibilmente sotto shock, si è recato coi genitori al pronto soccorso di Rovereto. Il molestatore ha un nome e cognome sul quale al momento comunque gli inquirenti mantengono il riserbo.

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