Fuochi d'artificio sotto accusa Una mozione per abolirli

di Nicola Guarnieri

Mai più fuochi d’artificio a Rovereto? Torneo della Pace e Capodanno, per dirne due, in sordina per evitare l’eccessivo fragore? È quanto propone, attraverso una mozione che sarà discussa e votata dal consiglio comunale, il Verde Ruggero Pozzer fermamente intenzionato a tutelare gli animali che, come dice lui, «hanno bisogno di una riflessione politica che consideri se a Rovereto è ancora opportuno stappare un attimo di gioia in cambio di terrore per gli animali e aumento delle polveri sottili».

L’esponente ambientalista, dunque, chiede meno rumore alle feste per garantire un’esistenza tranquilla a cani e gatti, bestiole domestiche che ormai vanno considerate come membri effettivi delle famiglie.
«Si impegna l’amministrazione - scrive Pozzer in coda alla mozione - a valutare, in concorrenza con esperti del settore, l’incidenza degli spettacoli pirotecnici per il mondo animale e l’ambiente; in conseguenza a regolamentare, all’interno del nuovo Regolamento per la convivenza civile, adeguati livelli di rispetto, normando la limitazione o evitando la realizzazione di spettacoli con eventi esplosivi sul territorio comunale».

I fuochi d’artificio, da tempo immemorabile, accompagnano manifestazioni in tutto il mondo e, ovviamente, anche a Rovereto. Per la gioia degli astanti, però, si alimenta la disperazione dei nostri amici pelosi.

Le associazioni, citate nel testo dal consigliere comunale, parlano senza mezzi termini di «morire di paura. È un rischio concreto per migliaia di animali domestici e selvatici a causa di botti e petardi. Quelli anziani possono essere colti da infarto, quelli selvatici, come gli uccelli, vagando disorientati, accade che si schiantino contro alberi, muri o cavi elettrici, cani e gatti di casa colti dal terrore fuggono e si perdono finendo spesso investiti dalle auto. Se l’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 Hertz, e quelle denominate ultrasuoni sopra i 15 mila; cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60 mila Hertz mentre il gatto fino a 70 mila. Più efficienti, dunque, ma molto più sensibili. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da spavento».


I gruppi animalisti, da anni, rinnovano gli appelli ai Comuni ad emanare ordinanze di divieto di esplosione di petardi. E Ruggero Pozzer fa la sintesi dei tanti allarmi lanciati: «La Lav sollecita i sindaci ad emanare un provvedimento che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale; l’Enpa ricorda che è una pratica violenta, pericolosa e spesso collegata ad illegalità; l’Oipa si rivolge alle forze dell’ordine affinché considerino “una priorità” i controlli; si associa anche la Lega per la difesa del cane».

E poi c’è il Wwf che al trauma per gli animali affianca anche il problema ambientale: «La quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva e contiene valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminoo, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo».

Secondo il Codacons, infine, «i fuochi d’artificio provocano un vertiginoso aumento delle polveri sottili». Insomma lo spettacolo pirotecnico si porta appresso effetti collaterali che i Verdi vogliono evitare. Chiedendo al consiglio comunale di votare «sì» per tirare il freno a mano una volta per tutte.

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