Il primo carro armato italiano

Sarà la sala conferenze del Museo della Guerra ospitato nel Castello di Rovereto ad ospitare la conferenza promossa per sabato 7 luglio prossimo dal «Comitato costruzione replica carro armato Fiat 2000 (1918-2018)» che si propone la ricostruzione in formato uno ad uno di un esemplare del «Fiat 2000», ovvero di quello che è oggi considerato il primo carro armato italiano costruito in assoluto alla fine della Prima guerra mondiale in soli due esemplari.
Carlo Cavalli e Giulio Cesare Cappa all’epoca avevano realizzato un mezzo da combattimento innovativo per le dimensioni, per il cannone in torretta girevole a 360 gradi e per il vano motore separato dalla camera di combattimento.
Al tempo solo due esemplari completi uscirono dalle linee di produzione, pochi e fuori tempo massimo per essere impiegati con qualche efficacia durante la Prima guerra mondiale. Uno dei due carri armati fu così inviato in Libia, durante le operazioni belliche per la riconquista della colonia. Riportato in Italia, stazionò poi in varie caserme del Regno assieme al suo «gemello» finché non se ne persero le tracce (furono probabilmente demoliti alla fine della Seconda guerra mondiale).
Dei due prototipi rimangono oggi solamente alcune fotografie ed il modello in scala uno a cinque realizzato nel 1917 per conto della Fiat dalla ditta «Quarello» di Torino, già da un mese e ancora per pochi giorni visibile nella biglietteria del Museo della Guerra. Il cimelio viene proposto al pubblico, parallelamente alla mostra «La pelle del soldato». Uniformi, corazze, elmetti e maschere antigas dalla Prima guerra mondiale al Duemila.

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