Educatori, boom di richieste

Una figura sociosanitaria che lavora a fianco delle persone più fragili e vulnerabili, per accompagnarle nel loro percorso di affermazione nella vita personale e sociale. È il «biglietto da visita» degli educatori professionali. Un profilo per il quale il prossimo mese è prevista l’istituzione dell’albo professionale (provinciale e nazionale), che segna una svolta nel riconoscimento di chi la esercita e sul piano della tutela e garanzia di chi usufruisce del servizio. Un momento di approfondimento sulle evoluzioni della figura dell’educatore professionale in programma domani alle 15 nell’aula magna di palazzo Piomarta a Rovereto (corso Bettini, 84) con «Educatore professionale. Workshop sulle dinamiche e sviluppi di una professione cruciale nell’evoluzione del sistema trentino di welfare».
Il pomeriggio è organizzato dal Dipartimento di psicologia e scienze cognitive dell’università di Trento nell’ambito del corso di laurea interateneo in Educazione professionale, attivato nel 2006 in convenzione con la scuola di medicina dell’università di Ferrara. Oltre a docenti del corso, interverranno esperti della Provincia, dell’Azienda provinciale dei servizi sanitari e dell’Associazione nazionale educatori professionali.
Il corso di laurea dimostra di rispondere alla fame che la società ha di tale figura: il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è, infatti, del 91,7%. Accanto alla prossima istituzione dell’albo professionale, il mese scorso è stato approvato dalla Provincia il regolamento che prevede che almeno l’80% del personale che abbia contatto diretto e abituale con l’utenza deve avere un titolo di studio specifico coerente con l’attività svolta.

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