Bambini disabili confinati sul retro

di Luisa Pizzini

«Papà, perché non posso più entrare a scuola dall'ingresso principale ma dal retro?» È la domanda che un alunno della scuola elementare «Dante Alighieri» di via Benacense ha fatto ai suoi genitori quando il parcheggio per disabili che ogni mattina gli permetteva di accedere all'istituto è stato spostato all'incrocio tra via Padova e via Gorizia, che si trova dietro alla scuola. Non sappiamo come se l'è cavata il papà in quell'occasione, dovendo spiegare a suo figlio che al posto dello stallo riservato ai diversamente abili ora davanti alla scuola c'è un'enorme fermata per i mezzi pubblici. Sappiamo però che la questione è approdata anche sul tavolo del consiglio circoscrizionale di Rovereto sud.

A portarla è stata il consigliere della Lega Nord Daniele Bertè, che nella seduta del 23 maggio scorso ha chiesto addirittura le dimissioni dell'assessore Giuseppe Graziola per questo fatto che l'Associazione nazionale mutilati invalidi civili (Anmic) ha definito discriminatorio. Tutto questo perché il parcheggio spostato è frutto del rifacimento del marciapiede sul lato est di via Benacense, durante il lavori ultimati lo scorso mese di novembre. «Visti gli accaduti in merito ai parcheggi delle persone diversamente abili - ha dichiarato Daniele Bertè durante il consiglio della circoscrizione - e le presenti mancanze del Comune di Rovereto nella figura politica dell'assessore Graziola come la non manutenzione del verde pubblico, dell'arredo urbano e soprattutto la gestione delle opere pubbliche, ovvero tutte le deleghe che a costui sono state date, chiedo che gli vengano tolte per inadempienze oggettive. È giusto che partecipi alla vita politica poiché eletto ma allo stesso tempo si chiede di mettere in discussione le sue competenze per il ruolo che oggi ricopre».  

Lo stallo giallo spostato da via Benacense è soltanto una delle numerose segnalazioni presentate al difensore civico a favore dei disabili in città. Una situazione che Bertè ha definito «paradossale»: «Ora ci sono due soste per autobus, a pochi metri l'una dall'altra e di grandi dimensioni, in via Benacense accanto all'ingresso principale dell'istituto e uno stallo per disabili spostato in una via laterale distante 83 metri dall'ingresso principale, dove tra l'altro ce n'era già uno. Aver scelto di far accedere i disabili dal retro della scuola e non dall'ingresso principale, come è stato per tutti questi anni, è una forma di discriminazione sulla quale voglio intervenire poiché non trovo una risposta logica». Si unisce a questo ragionamento Marcello Manganiello , commissario provinciale di Anmic Trento, che sulla questione ha scritto anche al sindaco Francesco Valduga. «Comprendiamo perfettamente che le soste per gli autobus permettono di far accedere in sicurezza gli studenti alla scuola, ma la sicurezza non si deve ottenere mettendo in seria difficoltà la persona disabile. Si chiede pertanto a codesta amministrazione di ovviare a tale inconveniente facendo quanto di propria competenza». 

L'amministrazione comunale, dal canto suo, ha risposto più volte al Difensore civico attraverso le note inviate dal responsabile delegato dell'ufficio Mobilità, l'ingegner Andrea Larcher . «L'amministrazione - si legge - ha sempre avuto particolare attenzione per le persone con disabilità ed infatti nel corso degli anni ha realizzato numerosi interventi di sbarrieramento dei marciapiedi, ha predisposto avvisatori acustici su molti degli impianti semaforici, ha adeguato molte fermate rendendole accessibili a portatori di disabilità motoria ed ha materializzato su aree pubbliche oltre 150 stalli sosta dedicati». Non entra nello specifico però sul parcheggio spostato di via Benacense.

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