Aperta la passerella davanti alla stazione di Rovereto

Alle 16 in punto di giovedì, i tecnici hanno tolto il nastro bianco e rosso. E alle 16 in punto i primi pedoni - degli studenti, zaino in spalla e gambe buone - si sono incamminati lungo gli scalini della nuova passerella di piazzale Orsi. Non è servito chiederglielo per piacere. Erano in attesa del verde davanti al bar Iris, hanno visto una strada alternativa, l’hanno presa subito. In contemporanea, dall’uscita della stazione, hanno attraversato alcune signore. Stavano ancora scendendo gli ultimi scalini, quando hanno visto i tecnici del Comune e quelli di Amr, in questi giorni lì a presidio quasi fisso. Li hanno visti, e hanno esclamato: «Era ora». I tecnici di rimando: «Davvero?». E loro: «Sì sì, un bel lavoro, ci voleva. Adesso però mettete dei fiori sul parapetto». Insomma, l’apertura della passerella di piazzale Orsi è iniziata bene. I dubbi di chi si chiedeva se sarebbe stata usata davvero, ieri almeno sono stati fugati: pochissimi hanno tentato (per altro invano) di bypassare gli scalini. Un po’ tutti, trolley, tacchi a spillo, cagnolini di taglia piccola compresi, hanno fatto quegli scalini senza lamentarsi. Buona la prima, insomma. L’opera provvisoria che promette di fluidificare il traffico in piazzale Orsi, è ormai realtà. Ma con un dettaglio: non farà miracoli. Nelle ore di punta i roveretani non si aspettino di filare come missili. I rallentamenti restano, ma per via della rotatoria di via Craffonara. E su quella non ci si può fare davvero niente, per ora.
 
Difficile fare previsioni, ma sembra pressoché scontato che i roveretani si abitueranno in fretta a quella passerella. Perché è agevole: gli scalini sono bassi, non si fa una gran fatica. E poi conviene: a percorrerla con molta calma - e saltando la pausa in cima per godersi la vista inconsueta, che in tanti si sono concessi - da un capo all’altro di piazzale Orsi ci si impiega 58 secondi. Ad aspettare il semaforo, che rimarrà attivo solo sul lato destro per chi esce dalla stazione e solo negli orari in cui non sarà presente il personale Amr, si rischia di attendere 3 minuti. Ecco, non ne vale proprio la pena. Certo, resta il problema di coloro che quelle scale faticano a farle. E no, non si parla di chi ha un trolley, perché su un lato delle scale è stato realizzato uno scivolo in metallo, che permette di trascinare i trolley senza difficoltà.
 
Resta oggettivamente il problema dei disabili, di chi ha un bimbo con un passeggino, di chi è costretto per qualche tempo con le stampelle per via di una gamba ingessata. Per loro, al momento, l’attraversamento è più veloce di prima: i dipendenti Amr fanno immediatamente scattare il verde e permettono l’attraversamento a raso. Ma ieri, nella prima mezz’ora, è accaduto due volte: uno in bici, un’altra con la gamba ingessata. Nulla, in confronto al semaforo di prima: ogni 3 minuti per 18 secondi. Significa - messi insieme i due semafori  - 15 minuti all’ora. Per l’arteria principale della città, un rallentamento tragico. Per gli automobilisti, uno stillicidio.
 

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