Centro commerciale di 1 km Viabilità sempre più a rischio

La prossima apertura, il primo marzo, del discount alimentare Aldi, porta nuovamente in evidenza il nodo viabilità sulla Ss240 (via del Garda) tra la rotonda «della Metalsystem» ed il Millennium center: 700 metri di strada che negli ultimi dieci, 15 anni, si sono completamente trasformati. Là dove un tempo era tutto fabbriche, sorgono ora diversi colossi del commercio. Dallo stesso Millennium (inaugurato nel 2004), che resta il maggior centro commerciale del Trentino, al nuovo compendio commerciale «Angolo», dal nuovo Orvea al prossimo punto vendita Aldi. Un proliferare di esercizi di vendita che ha radicalmente modificato anche la mobilità dei roveretani sull’asse viario, prima abituato a vedere il solo transito di camion di rifornimenti e tute blu all’apertura e chiusura degli stabilimenti ed ora caratterizzato da un passaggio costante di veicoli privati, anche nei fine settimana.

La politica si interroga su cosa fare. Per parte sua il Partito democratico, per bocca dei consiglieri Airoldi e Simoncelli, ha depositato un’interrogazione al sindaco Valduga in cui si chiedono lumi. «La recente apertura della nuova Orvea - scrivono - l’imminente apertura dell’Aldi, la presenza del Millennium e di tutte le nuove attività commerciali di fronte allo stesso hanno di fatto trasformato la zona in un unico grande centro commerciale. Andare a piedi da nord a sud di via del Garda o viceversa è un’impresa rischiosa, dovendo camminare a livello strada, passando da zone dove l’alberatura presente, il terreno scosceso e gli avvallamenti presenti obbligano ad uscire quasi sulla sede stradale. È evidente a tutti che c’è urgente bisogno di un collegamento ciclopedonale in sicurezza, a est della strada, che metta in collegamento le varie attività. Peraltro - concludono i due consiglieri - bisognerebbe scoraggiare il passaggio su questo tratto mediante il divieto dei mezzi pesanti, obbligandoli a servirsi di viale Caproni e viale dell’Industria».

La risposta del sindaco Valduga all’interrogazione è, si può dire, interlocutoria. Da un lato si riconosce l’esistenza della tematica, ma senza dare per ora orizzonti concreti di risoluzione. «Sul lungo periodo - spiega il primo cittadino - l’obiettivo è declassare la via, da strada di attraversamento a strada urbana. L’amministrazione ha già fatto predisporre, a mezzo di specifica convenzione-accordo urbanistico, uno studio generale di stampo metaprogettuale volto al ridisegno ed alla messa in sicurezza di questo tratto di via del Garda».

In attesa della definizione del metaprogetto comunale, ed in attesa di vedere quali saranno gli effetti dal punto di vista viabilistico della prossima apertura di Aldi, un altro fronte di criticità interessa l’asse viario nei pressi del Millennium: gli slarghi di via del Garda e le strade di accesso dell’area commerciale di fronte sono spesso scelte da camionisti come parcheggio per i giorni festivi, quando gli autocarri non possono circolare. Una dinamica che, a detta degli operatori commerciali, genera in diversi casi degrado e sporcizia. «Domenica ho dovuto attendere due ore perché dal comando di polizia locale arrivasse qualcuno a controllare - sbotta l’imprenditore Giuseppe Tomasi, che tutta l’area “ex Grundig” di fronte al Millennium (nuovo Aldi incluso) l’ha riqualificata in prima persona - e quando sono arrivati gli agenti hanno detto che non potevano fare nulla, nonostante due camion fossero in divieto di sosta».

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