Marco, è in corso una protesta dei profughi

Un'intera mattinata di protesta a Marco da parte dei migranti che risiedono nel centro di accoglienza. Una ottantina di profughi si è raccolta ai cancelli del centro, al grido di «libertà, libertà» (foto e video di Gianni Cavagna).

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A quanto si apprende, i migranti chiedono di poter lasciare i container, dove attualmente risiedono, per erssere sistemati in soluzioni migliori.

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Sul posto agenti di polizia e polizia locale, ma la situazione sembra per ora molto tranquilla e non si segnalano intemperanze.

Anche padre Alex Zanotelli è intervenuto sul posto della protesta.

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IL COMUNICATO DELLA PROVINCIA 

È rientrata verso mezzogiorno la protesta di un'ottantina di migranti che ha manifestato stamane davanti all'ingresso del Campo della Protezione Civile di Marco di Rovereto, struttura di prima accoglienza dei richiedenti asilo.
Questo dopo un incontro fra una rappresentanza dei migranti e il Cinformi che ha raccolto i motivi del disagio, legato principalmente ai tempi di permanenza a Marco, alle difficoltà derivate dalla sistemazione in container e ai tempi di convocazione e risposta della Commissione statale che valuta le domande di protezione internazionale. Presso il campo accoglienza di Marco i migranti ospitati sono attualmente in numero inferiore alla capienza della struttura.

"Alleggerire i grandi centri dove risiedono i migranti - ricorda l'assessore Luca Zeni - è un obiettivo primario del progetto trentino di accoglienza ma La presenza di strutture più grandi è difficilmente eliminabile.

Il disagio che deriva dal vivere nei container è comprensibile e i tempi dell'iter della domanda di protezione internazionale possono avere conseguenze sul vissuto dei migranti, ma sta agli stessi richiedenti asilo superare il possibile senso di frustrazione cogliendo le molteplici opportunità formative del progetto trentino.

Un approccio propositivo da parte di chi è accolto è requisito fondamentale di un percorso che viene gestito con professionalità e umanità da operatori ai quali voglio rivolgere, soprattutto in questo momento, un sentito ringraziamento. Attraverso il loro operato l'accoglienza in Trentino, il cui valore è riconosciuto nel contesto nazionale, rende i tempi di attesa - legati a dinamiche nazionali ed europee - un periodo nel quale i migranti hanno l'opportunità di costruirsi un futuro.

Proprio l’organizzazione efficiente del sistema trentino rende difficile accettare l’idea stessa di una protesta che, pur contenuta nei toni, fatica a risultare comprensibile per la nostra comunità”.

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