Maltempo, danni alla scuola e rotonda allagata

Una nottata davvero di fuoco quella trascorsa dai Vigili del fuoco volontari di Rovereto per cercare di rimediare ai danni della neve di domenica a cui si era aggiunta la pioggia di lunedì: a partire dall’altra sera e poi fino alle tre di notte di ieri, si sono susseguite le richieste di interventi e i pompieri di Rovereto non si sono mai tirati indietro, mettendosi a completa disposizione della cittadinanza per risolvere i tanti problemi causati dal maltempo.

Alle Scuole Medie Negrelli di Corso Bettini l’allarme è scattato in serata, con chiazze di umido sempre più estese ed acqua che ha cominciato a percolare dal soffitto e a rovinare il parquet in legno, tanto che si è dovuto ricorrere al vecchio ma efficace uso dei secchi di plastica. Il motivo della presenza d’acqua sul tetto era da collegarsi al fatto che i canali di scolo erano ostruiti dalla neve e dal ghiaccio, ed è stato necessario salire con le autoscale e liberarli manualmente. Per buona parte della giornata di ieri i tecnici del Comune sono stati impegnati a fare i rilievi e controllare la sicurezza dell’edificio. «Era una piscina lassù, i tetti sono fatti per resistere all’acqua che scorre, non a quella che stagna» spiega il comandante Luca Minatti, che ha coordinato il lavoro di una ventina di uomini, chiamati continuamente in molte e diverse parti della città.

La bretella di Villa Lagarina, poco a sud del boschetto di betulle, ha subito un pericoloso allagamento, con l’acqua che in certi punti ha raggiunto i trenta centimetri, ed il pericolo concreto che le auto potessero finire fuori strada. Anche qui le squadre dei vigili del fuoco sono intervenute con mezzi leggeri, per creare dei canali di deflusso e liberare le caditoie, e fare così in modo che la strada potesse essere rimessa in sicurezza.
Sono stati tanti i tagli di pianta richiesti, sia nei giardini dei privati che lungo le strade e nei parchi, per evitare che i rami appesantiti dalla neve fradicia potessero spezzarsi e cadere su automobili e passanti: interventi con l’autoscala sono stati eseguiti in Lungo Leno sinistro e destro, in via Manzoni, al Brione e anche nelle aree periferiche.

Un altro pericolo per cui i vigili del fuoco sono stati chiamati, ha riguardato la presenza di pezzi di ghiaccio instabili sia sulle piante che sulle grondaie e persino sui lampioni: la neve, ricoperta di acqua e poi ghiacciata, ha infatti dato origine ad un fenomeno molto particolare ma anche potenzialmente pericoloso, perché masse di questo genere che cadano da un’altezza di pochi metri possono seriamente ferire persone e bambini e danneggiare le auto parcheggiate.

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