Al via i corsi di ginnastica per maestre d'asilo Lezioni per far arrivare le educatrici alla pensione Progetto sperimentale. Ecco dove

di Nicola Guarnieri

L’età pensionabile si allunga perché il governo non trova i soldi per collocare i lavoratori a riposo ma il deperimento fisico, legge Fornero o no, è una realtà.

La gente che lavora, in altre parole, invecchia inesorabilmente impedendo a molti di potersi occupare delle proprie mansioni fino al sospirato collocamento a riposo.

È il caso delle educatrici degli asili nido, un mestiere che è usurante perché, a forza di sollevare frugoletti, si rischia di rimanere “bloccati”. Se da un lato questo significa disagio per le maestre e pure per i pargoli dall’altro c’è il Comune che è costretto a pagare sostituti nei periodi di inevitabile malattia.

Come correre ai ripari? Allenando le maestre d’asilo allungando la solidità e l’elasticità del loro fisico per accompagnarle alla pensione ancora in forma.

La giunta ha deciso di sottoporre tutte le operatrici ad appositi corsi di postura per evitare, alla meno peggio, il colpo della strega in aula. Questa soluzione, tra l’altro, è stata caldeggiata dalla stesse dirette interessate che - nel questionario distribuito dal direttore generale Mauro Amadori a tutti i dipendenti - lamentavano proprio i rischi di disfunzioni fisiche con l’avanzare dell’età.

E il personale a libro paga di palazzo Pretorio, d’altro canto, viaggia ad una media «pericolosa» di 50 anni. Troppo per non prendere in considerazione gli acciacchi.

Avanti dunque con il corso di postura condotto da esperti - che inizialmente sarà sperimentale (comincerà l’asilo nido «La Coccinella») - che è il primo del genere in regione. L’iniziativa fa seguito ad uno studio professionale sulla movimentazione manuale dei carichi e del rischio posturale che in primavera ha coinvolto i lavoratori degli asili e delle scuole dell’infanzia.

L’inevitabile sforzo fisico comprendente sollevamenti, trazioni ed altri tipi di sollecitazioni della colonna vertebrale e degli arti superiori creando un numero sempre maggiore di casi di limitazioni dell’attività lavorativa che ha costretto, in alcuni casi, il medico del lavoro a dichiarare la non idoneità alla mansione.

Il Comune ha quindi deciso di puntare sulla sicurezza nei luoghi di lavoro che, in questo caso, si sposa perfettamente con l’agenda della spending review visto che comporterà un risparmio in termini di sostituzioni di personale.

La «road map» è stata presentata alle coordinatrici dei cinque asili e prevede la definizione e la raccolta (con un questionario) delle criticità, sedute di educazione posturale, verifica dei risultati a fine corso. E vivendo in epoca moderna e tecnologica, il Comune ha pure previsto consulenze individuali via Skype. Insomma, costo zero anche per il personal trainer.

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