Trovata morta in casa dopo una settimana

In un appartamento nel centro dell’abitato di Marco

Dev’essersi sentita male mentre si trovava in bagno, perché lì l’hanno trovata ieri gli agenti della polizia locale. Accompagnati dai vigili del fuoco che li hanno aiutati ad entrare dentro l’appartamento, gli agenti hanno purtroppo appurato quello che i vicini avevano sospettato. La donna di settant’anni che non rispondeva al citofono e nemmeno al telefono giaceva senza vita.

Dai primi riscontri, che hanno escluso cause di morte violenta, pare che il decesso di Carla Endrizzi risalga ad una settimana fa. È morta in modo accidentale, senza nemmeno avere il tempo di chiedere aiuto. E poi purtroppo è trascorso tutto questo tempo prima che qualcuno si accorgesse di quanto accaduto.

Sarebbero stati i vicini di casa, un appartamento nel centro dell’abitato di Marco, a fare il primo passo verso questa triste scoperta. L’odore forte che proveniva da quella casa li ha messi in guardia e collegandolo al fatto che in quell’appartamento non rispondeva nessuno hanno deciso di dare l’allarme. Dapprima hanno chiamato la padrona di casa che, non riuscendo a mettersi in contatto con la sua inquilina, ha deciso di raggiungere i suoi familiari. Anche a loro però la donna non rispondeva.

A quel punto è stato chiesto l’intervento della polizia locale di Rovereto. Con l’ausilio dei pompieri in servizio alla caserma di via Abetone sono entrati in casa ed hanno avuto purtroppo conferma di quanto si sospettava: la donna era morta, ormai da diversi giorni, nel silenzio della sua casa.

Come vuole la prassi in questi casi, gli agenti che sono intervenuti hanno dovuto escludere che il decesso fosse dovuto a cause esterne. Ma se non ci sono interrogativi sui motivi che hanno portato alla morte, resta da chiedersi ogni volta che una persona sola viene trovata senza vita dopo tanti giorni cosa può fare la comunità per evitare che accada di nuovo.

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