Lizzana nella puzza Esalazioni dalla Sandoz

Un malfunzionamento dell’impianto di abbattimento degli odori della Sandoz ha fatto ripiombare Lizzana, per almeno tre giorni, nell’«incubo puzza».

«Capisco la sensibilità degli abitanti di Lizzana, ed è anche giustificata l’enfasi nel segnalare il caso - commenta l’assessore comunale all’Ambiente Carlo Plotegher - ma a Lizzana non è tornata l’emergenza puzza. C’è stato un malfunzionamento temporaneo del sistema di filtraggio della Sandoz, che l’azienda dice di aver individuato e sapere come risolvere».

Le prime segnalazioni al Comune e al comando di polizia locale di un odore strano a Lizzana risalgono a domenica. Diversi residenti hanno segnalato un odore forte e sgradevole che ristagnava nel quartiere.

«Mi sono recato sul posto ed ho parlato con gli autori delle segnalazioni - riporta Plotegher -. Le analisi del nostro “naso elettronico” hanno indicato subito che si trattava della “puzza della Sandoz”. Il dato è stato peraltro confermato dalle rivelazioni fatte nella stessa area da Appa con la propria strumentazione. Fin dalla serata di domenica Sandoz si è attivata per identificare il problema».

Le analisi interne allo stabilimento biomedicale hanno indicato un disservizio causato dallo sporcarsi delle schiume della soluzione di lavaggio nell’abbattitore primario. Fenomeno che ha inibito parzialmente il potere ossidante dei reagenti.

Trovata l’origine del problema, ora sta all’azienda trovarvi rimedio. Le segnalazioni pervenute all’Adige parlavano ancora per ieri di una situazione critica, con i miasmi, soprattutto in zona industriale, molto molesti. «L’attenzione dell’amministrazione - ha ribadito Plotegher - sul fenomeno è stata e sarà in avanti molto alta». Lo stesso dicasi quindi dell’attenzione degli stessi residenti che, dopo anni sotto assedio della puzza, hanno da un mese a questa parte «goduto» del «privilegio» di respirare aria non puzzolente.

Il sistema di abbattimento interno degli odori dell’impianto Sandoz, una partita da 1,6 milioni di euro a carico dell’azienda, è uno dei principali successi portati a casa finora dall’amministrazione Valduga. L’impianto di abbattimento odori convoglia le fonti odorigene dell’area di depurazione in una struttura dove le sostanze sono sottoposte a un trattamento con acqua contenente soda e ipoclorito. La capacità di trattamento è di circa 50mila metri cubi/ora, con un’efficacia, verificata attraverso le prove pilota, del 99%. L’aria così purificata viene liberata da un camino alto 30 metri.

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