Il lato «oscuro» della Strongmanrun

Al Follone resta il segno indelebile delle lattrine

Strongmanrun, edizione 2016. Quasi quattromila partecipanti, ostacoli spettacolari e città entusiasta. Ma la quinta edizione della corsa più pazza di tutti i tempi non si può archiviare soltanto così. Una volta spenti i riflettori infatti sul campo è rimasta anche qualche problematica.

Se sporcizia e immondizie sono state fatte sparire a tempo di record, un segno indelebile è rimasto. E si può ancora vedere nel piazzale del Follone.

È una grande macchia scura sull’asfalto, proprio di fronte alla falegnameria Potrich. Lì erano stati posizionati bagni e docce al servizio dei corridori e della gente che ha partecipato alla serate organizzate al «villaggio» della Strongmanrun.

Quando è stato il momento di portare via i bagni però, la ditta incaricata dall’organizzazione ha vuotato nel piazzale l’urina, limitandosi a spruzzare velocemente l’asfalto con un po’ d’acqua.

Potete immaginare (e forse qualcuno l’avrà anche notato ed annusato) il tanfo che saliva dal piazzale in questi giorni, complice il clima ancora caldo di questo periodo. Chi lavora nei paraggi ha segnalato il fatto agenti della polizia locale che hanno provveduto a mandare sul posto una spazzatrice.

L’intervento non è però bastato, tanto che ancora oggi a distanza di cinque giorni dallo sversamento la macchia scura si nota (e si sente) ancora.  Si è parlato della «Strong» come di una manifestazione «green», attenta al rispetto dell’ambiente. Se ci sarà una prossima edizione forse varrà la pena avere qualche accortezza in più.

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