«La paura dell'Isis porta i turisti a Rovereto e in Vallagarina»

La parte del leone, ancora una volta, la fanno i cicloturisti che soggiornano volentieri nella città della Quercia dopo averla raggiunta lungo la pista ciclabile dell'Adige.

di Nicola Guarnieri

Sembra un binomio assurdo ma, dati alla mano, è così: la paura degli attentati terroristici e la cultura spingono i turisti a Rovereto e in Vallagarina. Il rischio di trovarsi in guerra, infatti, rilancia località magari meno esclusive ma più sicure. E la stagione estiva, alle nostre latitudini, non a caso sta andando a gonfie vele, con le strutture ricettive prese d'assalto da italiani e stranieri. Il volano, dicono a Trentino Marketing, è soprattutto l'aspetto culturale, musei e mostre ma anche i siti storici della Grande Guerra letteralmente presi d'assalto dai visitatori. E, rispetto al passato, quest'anno non si tratta di vacanzieri mordi e fuggi ma di gente che si ferma più notti, che sceglie Rovereto per le ferie. 

La parte del leone, ancora una volta, la fanno i cicloturisti che soggiornano volentieri nella città della Quercia dopo averla raggiunta lungo la pista ciclabile dell'Adige. L'aspetto più «forte», però, come detto è quello legato al terrorismo internazionale, Isis o altri pazzi armati che siano. Lo conferma il presidente dell'Apt Rovereto e Vallagarina Giulio Prosser : «In un contesto globale di grande instabilità e incertezza, in cui la paura sembra prendere il sopravvento, Rovereto e la Vallagarina sono percepite come un'oasi di tranquillità, serenità e sicurezza, mete facilmente raggiungibili con mezzi propri evitando il trasporto aereo che in questa fase storica causa evidenti preoccupazioni».

Insomma, la paura di attentati o comunque di tensioni oltre il limite in altre aree d'Europa spinge i turisti da noi, nell'isola trentina che, come detto, offre non solo tranquillità ma la possibilità di abbinare cultura e passeggiate, visite in città e svago all'aria aperta. Una ricetta che piace e i dati lo confermano.

L'estate 2016, dunque, è partita davvero col piede giusto. E con un incremento di presenze che sta dimostrando come la Vallagarina sia ormai sdoganata come meta delle vacanze. Certo, rimane quel singolare «aiutino» da parte della paura. «Di volare, soprattutto. - ripetono in coro Giulio Prosser e Alberto Girardelli , delegato Apt per l'altipiano di Brentonico - I clienti italiani stanno arrivando in massa perché altrove c'è troppa insicurezza. Su agosto, per esempio, oltre l'80% delle prenotazioni sono di persone che hanno paura ad andare all'estero e il panico crea spostamenti limitati, invita a restare vicini e in posti ritenuti sicuri».

Vivere tra le montagne, quindi, porta dei vantaggi. E pure in una città piccola come Rovereto. Che, però, attira in maniera sempre più crescente i turisti a pedali. «Sono sempre di più i visitatori che cercano nel nostro territorio la possibilità di fare una tappa nel loro tragitto lungo la ciclabile che dalla Germania li porta verso il lago di Garda o a Venezia. La sosta a Rovereto è un'opportunità per scoprire il territorio anche dal punto di vista culturale. Le mostre dell'estate al Mart rappresentano in tal senso un traino significativo, assieme alle altre attrazioni culturali della città».

Offerta culturale ricca e variegata, dunque, e paura del mondo aperto in un periodo caldissimo per attentati e controlli minuziosi da parte delle forze dell'ordine sono la leva turistica di quest'estate. Ed agosto, dicono gli operatori, si registrerà il pienone ovunque.

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