Rifiuti in strada, caccia ai furbi

Il nuovo caso roveretano: via Zeni

Roveretani incivili, extracomunitari che non hanno ancora capito le regole della differenziata o nomadi che lasciano i sacchetti dell’immondizia in strada? A San Giorgio da un po’ di tempo ormai c’è un nuovo caso-rifiuti. Il punto è sempre lo stesso: il marciapiede che delimita il deposito delle corriere di Trentino Trasporti, dove la strada curva e s’incrociano via Zeni, via Prato e via Pedroni. La zona è quella di San Giorgio, proprio dietro la stazione dei treni. Lo scenario invece varia di giorno in giorno: ieri mattina c’erano alcuni sacchi azzurri con i rifiuti più o meno differenziati, una serie di borse del supermercato piene di immondizie, un cartone vuoto, una cartella ed un camioncino giocattolo rosa.

È tutto documentato da una serie di fotografie che chi vive in zona spedisce puntualmente al comando della polizia locale. Per lamentarsi. In realtà non hanno nemmeno il tempo di farlo, perché nel tempo in cui l’e mail arriva negli uffici gli operatori di Dolomiti ambiente sono già stati allertati dagli stessi vigili e provvedono a ripulire il marciapiede da quella sporcizia. Com’è accaduto anche ieri, puntualmente.

Purtroppo quell’angolo è diventato uno dei punti «caldi» per quanto riguarda i rifiuti abbandonati in strada a Rovereto. Non è l’unico, come abbiamo raccontato più volte in passato sono più d’uno i posti in cui il camioncino che raccoglie il residuo deve passare puntualmente: dal Brione alla centralissima Santa Maria, da via Grazie a via Paganini tanto per citarne qualcuno.
I residenti della zona di San Giorgio però se la prendono con i nomadi, i cui camper (un paio ieri) spesso restano parcheggiati nell’area a ridosso della ferrovia. I vigili del comandante Marco D’Arcangelo si sono fatti carico del problema e, negli ultimi mesi, hanno pattugliato quasi tutti i giorni quella zona cercando di far capire anche alle famiglie dei nomadi presenti (se non accampati possono rimanere lì senza limitazioni, ndr) alcune regole per convivere civilmente con chi abita da quelle parti. E sono riusciti, dopo un lungo lavoro, a far imparare loro il metodo della raccolta differenziata.

Dalle verifiche che sono state fatte a ripetizione, quindi, quei sacchi che contengono rifiuti indifferenziati non sono loro. Potrebbero essere, piuttosto, di alcuni extracomunitari che vivono in zona e che non hanno ancora compreso come smaltire regolarmente i rifiuti. Non è da escludere, però, che ci sia anche qualche roveretano non avvezzo alle buone pratiche dello smaltimento dei rifiuti dietro quel cumulo indecoroso sul marciapiede.

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