Val di Gresta, petardo avvolto nel cibo Il micio si avvicina e muore

di Laura Galassi

Non ha avuto grande effetto il divieto di accensione di fuochi d’artificio e petardi voluto a Mori dal sindaco Stefano Barozzi: tra Natale e Capodanno, infatti, anche se in misura minore rispetto al passato, si sono sentiti risuonare diversi scoppi. Se da una parte, per fortuna, non ci sono stati incidenti tra i residenti, dall’altra, però, per gli animali, quelle a ridosso dell’ultimo giorno dell’anno, sono state ore di passione. Oltre alla paura, in Val di Gresta, un gatto ha addirittura perso la vita per colpa di un botto sparato a San Silvestro.

A raccontare il triste incidente è Valentina Capoani, di Manzano, mamma della padroncina del felino. È stata lei ad assistere al ferimento di Zorba, il meticcio di quattro anni chiamato così in onore del personaggio del romanzo di Sepulveda «Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare».

La famiglia abita dietro la chiesa della frazione, in via 8 giugno. La vigilia di Capodanno, subito dopo pranzo, mamma Valentina era uscita di casa per portare uno dei suoi tre cani, Mosca, a fare due passi. «Ero ancora sulla strada quando ho sentito una piccola esplosione, una botta sorda e ho visto il nostro gatto volare per aria, sbattere contro una recinzione e poi fuggire», racconta la donna. Dopo lo shock iniziale la signora Capoani ha cominciato a cercare l’animale, chiamando il nome a gran voce. «L’ho trovato subito, perché in quelle condizioni non sarebbe potuto andare lontano. C’era sangue ovunque, il musetto era distrutto. Ho urlato il nome di mio marito, ma in quel momento è uscita mia figlia quattordicenne e ha visto Zorba ridotto così».

Senza pensarci un attimo la famiglia è scesa a Mori per portare la bestiola dal veterinario. Il medico l’ha trovata agonizzante e le ha somministrato dell’anestetico; poi ha proceduto con la radiografia, ma il responso dell’esame è stato tragico. «Il referto parla di una forte emorragia, della frattura della mandibola e della presenza di frammenti di piombo. Già in passato Zorba era stato impallinato e può essere che l’esplosione abbia deformato le schegge che aveva in corpo», spiega la proprietaria.

L’ipotesi più plausibile, secondo la famiglia, è che qualcuno abbia gettato un petardo, magari avvolto in qualcosa di commestibile, e che il gatto si sia avvicinato incuriosito, rimanendo poi travolto dalla botta. «Se fosse rimasto investito da un’auto, ce ne saremmo fatti una ragione, ma morire così è terribile. Ho dovuto riempirlo di garze perché si stava dissanguando. Era un animale buono e mia figlia gli era molto affezionata. Non era il primo petardo che veniva fatto esplodere quel giorno - fa notare la donna, che ha sporto regolare denuncia ai Carabinieri - e anche a Natale ce ne erano stati parecchi, tanto che avevo dovuto far rincasare il nostro cane perché era terrorizzato. Immagino che sia difficile far rispettare l’ordinanza, ma qui si tratta di altro, si tratta di buon senso. Chi ha ucciso Zorba probabilmente voleva fare una bravata. Dovrebbero vergognarsi».

 

 

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