Raccolta firme contro le divise Infermieri e operatori non si arrendono

di Francesca Candioli

Una raccolta firme per chiedere l'immediato ritiro delle divise degli infermieri e degli operatori degli ospedali di Trento e Rovereto. Troppi sarebbero i casi registrati dai dipendenti di allergia e prurito cutaneo dovuti ai componenti tessili dei nuovi completi in dotazione dal primo di luglio, costituiti al 50% da cotone e al 50% da fibre sintetiche. A promuovere quest'iniziativa è la Cisl Fp Trentino, che ha già avuto modo di incontrare la dirigenza aziendale interessata, in particolare il Servizio ospedaliero e amministrativo del Sop, ma che chiede con urgenza il ritiro delle nuove divise in tutta l'Apss, la riconsegna dei vecchi completi personalizzati e un ulteriore incontro con i piani alti. 

«Ci arrivano casi di segnalazione di allergie o problemi cutanei ogni giorno, confermati tra le altre cose da una mail interna indirizzata dall'azienda sanitaria a tutti i dipendenti in cui si sottolinea che le nuove divise potrebbero causare dei disagi dovuti alla fuoriuscita delle colle e di altre sostanze chimiche, utilizzate in fase di realizzazione dei tessuti» spiega il segretario generela della Cisl Fp Trentino, Pier Achille Dalledonne. Un disagio, già denunciato dai dipendenti, ma che ha spinto il sindacato a diramare un'immediata raccolta firme per attirare l'attenzione sulla «questione divise» e chiedere maggior trasparenza all'azienda. «I disagi dovuti alle allergie sono solo uno dei problemi che il nuovo cambio di completi sanitari ha provocato - continua Dalledonne -. Un cambio su cui tra l'altro l'Apss sta lavorando da tre anni». 

Tra le altre cose, come denunciano i dipendenti interessati, ossia infermieri e operatori, gli indumenti che indossano al lavoro non permettono di distinguere chiaramente gli infermieri generici dal personale Oss o Ota, dagli operatori tecnici e dall'ausiliario specializzato perché i tessuti hanno gli stessi colori. E ancora i nuovi completi non sarebbero più individuali, ma forfettari. Se due infermieri per esempio hanno la stessa taglia, l'abbigliamento in dotazione di ieri dell'uno può finire all'altro l'indomani. Tutti disagi segnalati alla Cisl Fp che, dopo la conferma dell'azienda sanitaria sulle possibilità di allergie e fastidi legati alle nuove divise, si sta interrogando anche su altre questioni. A partire dalla scarsa informazione tra Apss e dipendenti che dal giorno alla notte si sono trovati addosso un completo sanitario, per alcuni buono, per altri «urticante». «Perché tanta fretta e così poca comunicazione? Perché è saltata ogni fase di informazione diretta? Perché una così forte e strenua difesa dell'appalto in questione?» scrive la Cisl Fp ai suoi iscritti, segnalando come gli svantaggi dei nuovi capi d'abbigliamento siano maggiori dei benefici. Intanto l'azienda sanitaria, come diffuso in una mail tra i dipendenti, assicura che se la sensazione di fastidio cutaneo scomparirà dopo qualche lavaggio, il personale, previa esibizione di un certificato medico, potrà ottenere una divisa personalizzata in cotone.

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