Auto addio, al mercato ci si va in bici

Il mezzo di trasporto preferito dai roveretani è la bicicletta

di Nicola Guarnieri

Il mezzo di trasporto preferito dai roveretani è la bicicletta. Dopo anni di annunci, di proteste per la realizzazione di piste ciclabili, di rimostranze da parte di alcuni commercianti che vedevano nell'addio alla macchina la rovina economica, i dati stanno dando ragione all'amministrazione comunale. Lo scorso anno - dodici mesi di inclemenza meteorologica con Giove Pluvio che pareva alleato di ferro dei delatori del velocipide - sono stati infatti ben 230 mila i cittadini che hanno percorso la «pista longa», quella che da corso Rosmini porta all'ospedale Santa Maria del Carmine.

In annate normali, con nuvole poco gonfie, il Comune stima che i passaggi sarebbero intorno ai 300 mila. Tradotto significa che la bicicletta sta diventando una valida alternativa all'automobile. Per carità, il pareggio di «bilancio» è ancora lontano ma i tentativi per ridurre l'elevatissimo numero di mezzi motorizzati che quotidianamente scaricano sulla città della Quercia smog e rumore (410 mila al giorno) stanno dando i frutti sperati. Va poi considerato che questi veicoli non sono solo quelli dei residenti ma di tutta la Vallagarina visto che Rovereto «importa» traffico dal circondario. Per quanto riguarda gli spostamenti urbani, invece, il capoluogo lagarino emerge per il circolo vizioso dei propri automobilisti: la metà di loro si mette al volante per girare dentro la città, vuoi per lavoro piuttosto che per fare shopping. È questa la mentalità che la giunta Miorandi sta cercando di cambiare. Fino a un paio d'anni fa, i mezzi di trasporto alternativi erano pochi: il 6,5% usava la bici, il 10% l'autobus e il 23,6% andava a piedi. Queste cifre, adesso, sono cresciute notevolmente. Soprattutto per quanto riguarda la bicicletta. L'indagine approfondita è partita dalla lettura dei contabici installati in via Fontana, in via Abetone e a Lizzana.

Il dato più interessante, e che suona come una vittoria per chi ha scelto di puntare sulla mobilità leggera e sostenibile, è che l'utilizzo della bici in città non avviene più per diporto ma proprio per evitare l'utilizzo della macchina. Lo dimostra anche il fatto che il martedì, giorno di mercato e di solito il più intasato, c'è un picco di ciclisti urbani, gente cioè che va in centro storico pedalando ed evitando in questo modo l'affannosa e stressante corsa al parcheggio. Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, ci sono stati alcuni martedì con quasi 900 bici registrate verso il cuore dell'urbe. La ciclabile più gettonata, ovviamente, rimane la dorsale 1 da corso Rosmini a via Dante: in direzione Sud la media del 2014 è stata di 290 passaggi al giorno mentre verso Nord, dall'ospedale al corso per intenderci, si sale a 327. In estate questi numeri lievitano e si sfonda quota 600. A Lizzana, invece, ci si ferma a 200.

I roveretani, insomma, come detto hanno riscoperto la bicicletta per muoversi in città, perfino quando piove. Un segnale incoraggiante che un domani porterà benefici alla vivibilità urbana e, magari, anche all'economia con negozi ed esercizi che girano intorno alle due ruote.

comments powered by Disqus