Entro giugno le ruspe per la bretella ai Fiori

In municipio si stanno facendo gli scongiuri, ma a quanto pare c’è luce, alla fine del tunnel che ha circondato i lavori per la bretella della Baldresca. Tanto che l’assessore ai lavori pubblici Leone Manfredi si sbilancia: «I lavori riprenderanno entro giugno». E nell’attesa a muoversi sono gli uffici del servizio di ripristino ambientale. Perché prima di tagliare il nastro, in quella che probabilmente è la strada più sofferta della storia della città, c’è un altro step da superare. La grana della bonifica dell’area su cui insisterà una delle corsie di decelerazione che dalla bretella collegheranno a via Zigherane. Bonifica sulla quale ora si accelera: il progetto già c’è, ora si passerà agli esprori. Incrociando le dita, il terreno sarà pronto per quando, conclusa l’opera maggiore, le ruspe inizieranno ad occuparsi delle due corsie verso Sacco.

di Chiara Zomer

bretella ai fioriIn municipio si stanno facendo gli scongiuri, ma a quanto pare c’è luce, alla fine del tunnel che ha circondato i lavori per la bretella della Baldresca. Tanto che l’assessore ai lavori pubblici Leone Manfredi si sbilancia: «I lavori riprenderanno entro giugno». E nell’attesa a muoversi sono gli uffici del servizio di ripristino ambientale. Perché prima di tagliare il nastro, in quella che probabilmente è la strada più sofferta della storia della città, c’è un altro step da superare. La grana della bonifica dell’area su cui insisterà una delle corsie di decelerazione che dalla bretella collegheranno a via Zigherane. Bonifica sulla quale ora si accelera: il progetto già c’è, ora si passerà agli esprori. Incrociando le dita, il terreno sarà pronto per quando, conclusa l’opera maggiore, le ruspe inizieranno ad occuparsi delle due corsie verso Sacco.


La bretella ai Fiori era attesa come l’aria, in città. Collegamento tra la statale all’altezza della caserma i vigili del fuoco e la rotatoria della Metalsistem, avrebbe dovuto sollevare Lizzanella da anni di smog e traffico. Invece com’è andata è tristemente noto: l’azienda che ha vinto l’appalto è finita in concordato, i lavori sono bloccati dallo scorso novembre. Ma adesso pare si sia arrivati alla svolta. La Consta Spa, la ditta che ha dovuto cedere il passo portando i libri in tribunale, ha finalmente liberato l’area da attrezzi vari. E entro giugno la nuova azienda prenderà in mano l’opera.

 

Mancano all’appello due milioni di euro di lavori, il completamento delle scarpate, il sottofondo per l’asfalto e l’impianto di illuminazione. E poi mancano le due corsie verso il sottopasso: una verso l’altra da via Zigherane. Ma è su questo secondo fronte che si è aggiunto, fin da subito, un ulteriore problema, l’inquinamento del terreno ai Fiori. Dopo le analisi, si è riusciti a circoscrivere il problema ad un’area tutto sommato limitata, ma delicata da trattare, perché contaminata con solventi clorurati. E prima della bonifica, non si possono ovviamente realizzare i lavori alle due corsie verso e da Sacco.


Il problema sono i fondi. Già approvati il piano di rischio e il progetto di bonifica, per ripulire il sito servirebbero 800 mila euro. Tantini, per un Comune che litiga con il patto di stabilità. Da qui la decisione: «Tutto nello stesso momento sarebbe troppo oneroso - spiega l’assessore all’ambiente Gianpaolo Daicampi - quindi bonificheremo solo la parte di terreno su cui insiste la strada. Il resto lo faremo poi».


In sintesi si tratterebbe di circa un terzo, rispetto all’intera area da ripulire. Con meno di 300 mila euro si chiude la partita: verrà bonificata parte dell’area, che a sua volta sarà protetta dalla  zona contaminata da una barriera idraulica. Il passaggio prioritario, tuttavia, è quello di acquisire i terreni. Passaggio non necessariamente indolore: uno dei proprietari ha vertenze pregresse con l’amministrazione, che chiede di chiudere le passate questioni prima di cedere il terreno. Da qui la scelta di istituire un gruppo di lavoro, che si occuperà della fase degli espropri. Chiusa quella, si procederà alla bonifica: il progetto già c’è, non dovrebbe nemmeno essere un lavoro lungo. Solo poi le ruspe potranno lavorare. Nella speranza che, nel frattempo, abbiano finito la bretella ai Fiori, per concentrarsi sulle due rampe d’accesso.

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