E' morto Andrea Stampini il geometra-ginecologo accusato di non essersi mai laureato

Andrea Stampini è morto ieri mattina all’alba nella sua abitazione di Ferrara (sua città natale) stroncato da un male incurabile. Avrebbe compiuto 69 anni il prossimo 3 settembre. Lascia l’ex moglie (Maria Carloni, rivana, sino a due anni or sono dirigente dell’Azienda Sanitaria provinciale) e un figlio.

Le condizioni del geometra emiliano si sono aggravate inesorabilmente negli ultimi mesi dopo che circa quattro anni or sono gli era stato diagnosticato un tumore contro il quale ha combattuto con determinazione sino all’ultimo giorno, perdendo purtroppo però la sua battaglia più importante.

Il nome di Andrea Stampini è noto da decenni in tutto l’Alto Garda e Ledro ma anche nel resto del Trentino. Arrivò in zona nell’estate del 1986 per assumere l’incarico di «facente funzioni» del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale di Riva del Garda, chiamato dall’allora presidente del Comprensorio e numero uno del comitato di gestione dell’Unità sanitaria locale Fabio Zanetti, già sindaco del piccolo comune di Drena. Stampini era un medico emergente che all’epoca esercitava la professione nel piccolo ospedale di Portomaggiore.

A metà degli anni Ottanta, quando si parlava di chiusura del reparto rivano, Stampini venne portato a Riva e svolse le funzioni di primario sino all’inizio di dicembre del 1993 allorquando il dottor Marco Ioppi vinse il concorso di primario a Milano e divenne di fatto il «superiore» dello stesso Stampini. Quest’ultimo rimase in servizio presso l’ospedale altogardesano sino al 1997 per poi trasferirsi all’Ulss 7 Pedemontana e prendere servizio presso l’ospedale di Bassano dove rimane sino alla pensione.

Negli anni di esercizio della professione medica come ginecologo a Portomaggiore, Riva del Garda, Arco e Bassano del Grappa, Stampini visita centinaia e centinaia di donne.

Fino al 9 luglio di quattro anni fa: quel giorno i carabinieri del Nas di Bologna si presentano alla segreteria dell’Ordine dei Medici di Ferrara per acquisire copia dei certificati di laurea e abilitazione del sedicente dottor Stampini. E si scopre che il professionista ferrarese in verità non si era mai laureato. Gli accertamenti dei carabinieri, dell’Università di Bologna, dell’Ordine dei medici di Ferrara, portano alla decisione di quest’ultimo il giorno 30 settembre 2015: Andrea Stampini viene cancellato dall’albo dell’ordine.

La comunicazione ufficiale viene trasmessa anche alla Provincia di Trento, all’Azienda sanitaria provinciale, all’Ordine dei medici di Trento.

Attraverso il suo legale di fiducia dell’epoca Stampini si difende affermando che si sarebbe dimenticato di ritirare a suo tempo (era la fine degli anni Settanta) la pergamena, il «pezzo di carta». Vengono aperte due inchieste giudiziarie, a Venezia e a Vicenza. Le accuse sono «esercizio abusivo della professione», «truffa aggravata», «lesioni personali colpose gravi» per il caso di un bambino nato all’ospedale di Dolo. Ora tutti i procedimenti penali in corso si estinguono per morte del presunto reo.

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