Alla spiaggia dei Sabbioni torna il problema della "grattarola"

Il gran caldo dei giorni scorsi ha riportato alla spiaggia Sabbioni di Riva del Garda il problema della cosiddetta ”grattarola”, che colpisce soprattutto i bambini e le bambine, i più esposti visto la loro, in genere lunga, permanenza in acqua.

Sarebbero gli uccelli acquatici presenti sul lungo lago, anatre di vario tipo e cigni, ad essere chiamati in causa in quanto portatori della cercaria, un parassita che fuoriesce dall’ospite intermedio in cui è nato e trascorre un periodo di vita acquatica libera, per poi, a seconda delle specie, incistarsi in un altro ospite intermedio o su piante acquatiche, oppure penetrare nell’ospite definitivo, di norma un vertebrato e quindi anche negli esseri umani.

A segnalare il ritorno della “grattarola” sulle spiagge rivane è un gruppo di genitori di Riva del Grada e di Arco che in questi giorni hanno visto i loro figli con le caratteristiche macchie sulla pelle, zone rossastre pruriginose molto fastidiose. Anche nelle farmacie di Riva e di Arco confermano l’aumento dei casi negli ultimi giorni, collegati sicuramente con le temperature molto calde che favoriscono il fenomeno. «Col caldo si diffondono le larve in acqua soprattutto nelle zone vicino alle spiagge. E queste - spiegano in farmacia - diventano un problema. Per questo motivo, come prevenzione sarebbe molto importante, appena usciti dalle acque del lago, di fare la doccia, di lavarsi immediatamente e di asciugarsi.

Poi ci sono dei prodotti appositi per la pelle e in alcuni casi più fastidiosi si possono prendere degli antistaminici per bocca».
Il picco di calore dunque favorisce la proliferazione del parassita (la cercaria) che si annida negli uccelli acquatici e può interessare anche le persone.  Il parassita produce un’infiammazione simile a quella di una puntura di zanzara, che dura lo spazio di un paio di giorni e può essere parecchio fastidiosa. La cercaria, se questo è il caso, si fa più insistente quando la popolazione degli uccelli acquatici (sui quali è temporaneamente ospite) cresce notevolmente. Peraltro è assolutamente vietato nutrire i palmipedi in spiaggia.

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