Dro e Drena: la pace riparte dai ragazzi

Un consiglio comunale congiunto tra le amministrazioni di Dro e Drena, e un cammino silenzioso sui luoghi della memoria e del ricordo con consiglieri, cittadini ed alunni dell’Istituto «Dro-Valle dei Laghi». E’ stato il centro culturale di via Battisti a Dro ad accogliere venerdì 23 novembre l’iniziativa «Consigli comunali per la pace», proposta avviata dal «Coordinamento dei Presidenti dei consigli comunali trentini» per ricordare la conclusione della Prima Grande Guerra con l’armistizio firmato l’11 novembre 1918 nei boschi francesi di Compiègne, giusto cent’anni fa.
 
La presidente del consiglio di Dro Ginetta Santoni ha introdotto valore e significato della particolare seduta consigliare congiunta alla presenza di cittadini, associazioni e di oltre 150 studenti dell’istituto comprensivo ricordando, con le parole di Bob Dylan, l’importanza di «seminare germogli di serenità e pace». Dopo il saluto dei sindaci Vittorio Fravezzi e Tarcisio Michelotti, che hanno rimarcato la tragedia del primo conflitto mondiale e la necessità di costruire una «Nuova Europa» partendo dai valori di pace, tolleranza rispetto delle singole Nazioni, la parola è passata ai consiglieri che con frasi sfumature diverse hanno aderito all’appello di pace tra popoli e comunità.
Conclusa con un minuto di silenzio la parte ufficiale del consiglio comunale la parola è passata agli alunni delle terze medie, che, introdotti dallo storico Ludovico Tavernini coordinatore dei progetti avviati con il Mag, hanno presentato i lavori svolti in classe illustrando diari di guerra, poesie del poeta-soldato Ungaretti e cartelloni elaborati durante le lezioni di tedesco ed inglese.
 
Dopo la presentazione del «Progetto Memoria» a cura del «Circolo Sant’Antonio Dro» e del professor Michele Liboni, la cerimonia si è conclusa con una marcia silenziosa sino al luogo che ospita la targa che ricorda i profughi di Dro e Drena esiliati nel campo austriaco di Braunau sul percorso ciclo-pedonale tra piazza Repubblica e le scuole droate. «Oggi è necessario essere tutti Costruttori di pace, tenendo vivo il ricordo della storia nelle nuove generazioni - ha precisato Ginetta Santoni - i giovani devono trovare nelle istituzioni esempi di disponibilità e generosità. Consigli e comunità di Dro e Drena devono puntare all’accoglienza, educazione alla cittadinanza e al rispetto dell’altro: valori da costruire con il contributo quotidiano di tutti». 
 

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