Femminicidi, 130 volti alle scuole Floriani di Riva

di Elena Piva

Da anni il cinema mondiale mostra nelle proprie pellicole i volti sorridenti appesi alle pareti degli istituti scolastici: ragazzi che si sono distinti durante l’anno, squadre vincitrici di importanti titoli sportivi, gruppi di giovani che hanno realizzato progetti rilevanti. L’Istituto “Floriani” ha deciso invece di utilizzare le proprie mura per dare un chiaro messaggio sociale: un deciso e potente “basta” ad ogni forma di violenza di genere. Traendo spunto dalla ricerca effettuata con l’insegnante di religione dalle due classi quinte dell’indirizzo “Rim” (Relazioni Internazionali Marketing), la collaboratrice della dirigente Anita Covi ha coinvolto gli studenti nell’appendere i ritratti di 130 vittime di femminicidio, giovani donne i cui sogni sono stati spazzati via dai partner. Il giro scala che unisce i tre piani dell’edificio si prepara a presenziare il fronte comune della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la cui data ricade questa domenica. Il primo sorriso appeso è quello della solare Alba Chiara Baroni, ventiduenne di Tenno uccisa il 31 luglio 2017 dal fidanzato (ex studente del «Floriani»), la cui stele commemorativa verrà posta domani alle 15.30 in località Grom.   
«Richiamare gli studenti alla riflessione - spiega la docente di lettere Anita Covi - è ad oggi doveroso da parte delle istituzioni scolastiche. Vedere i visi delle donne scomparse per mano dei propri compagni ha avuto un forte impatto sui ragazzi: molti si sono fermati dando voce alle proprie emozioni, alcuni lasciando scivolare a terra qualche lacrima. A febbraio parteciperemo di nuovo al flash mob internazionale di “one billion rising”. È necessario che tutti capiscano quanto sia grave la situazione in cui la nostra società, soprattutto in una fase delicata come l’adolescenza». <+firma_coda>E.P.<+testo>

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