Linfano, il ricorso al Tar è nelle mani dei giudici

Le associazioni che si riconoscono nel Coordinamento ambientalista altogardesano hanno formalizzato in questi giorni la presentazione al Tar di Trento di un ricorso contro il «piano attuativo» per l'area del Linfano proposto da Amsa e Comune di Arco e approvato dalla Provincia con uno dei suoi ultimi atti della precedente consigliatura. Da mesi le associazioni locali - Comitato Salvaguardia Olivaia, Comitato sviluppo sostentibile, Italia Nostra di Trento e Wwf del Trentino - avevano avviato una raccolta fondi tra i propri soci, sostenitori ma anche tra tanti cittadini contrari alla cementificazione di quell'area, per far fronte alle spese non irrisorie di un ricorso al Tar.

L'appello non è caduto nel vuoto (il sostegno resta possibile anche nelle prossime settimane) e il ricorso è stato messo nero su bianco affidandosi a tecnici e legali in grado di dargli spessore anche formale oltre che contenutistico. I punti salienti sono noti: «Viene contestato l'utilizzo del suolo al Linfano prima di tutto in riferimento a quanto previsto proprio da una legge della Provincia, la 15 del 2015 - spiega Gilberto Galvagni, tra i promotori del ricorso - che parla espressamente di tutela del territorio e di suo utilizzo solo di fronte ad un interesse comune e sociale che in questo caso proprio non riusciamo a vedere. Non si capisce quindi perché la legge, molto chiara sul tema, non venga applicata per il Linfano. Dopo tutte le battaglie fatte - conclude Galvagni - il ricorso è davvero l'ultima istanza. Restiamo convinti delle nostre osservazioni e speriamo nel sostegno dei cittadini».

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