Arco, casa Berlanda sarà demolita

di Roberto Vivaldelli

«Casa Berlanda», l’impasse è superato: la soprintendenza per i beni culturali della Provincia ha finalmente concesso l’autorizzazione al progetto di demolizione dell’edificio e degli antistanti «spogliatoio ex Tennis». Un’opera necessaria al fine di avviare la riqualificazione dell’area del Casinò Municipale.
Come spiega la determina del soprintendente provinciale Franco Marztico, l’autorizzazione a demolire è stata concessa «considerato che i lavori e le opere previsti negli elaborati progettuali, allegati alla sopraccitata istanza, sono compatibili con la salvaguardia delle condizioni di ambiente e di decoro del bene direttamente tutelato» purché «vengano osservate concordate con il funzionario incaricato di zona della Soprintendenza per i Beni culturali, ufficio beni architettonici i dettagli e i materiali delle previste sistemazioni, pavimentazioni, illuminazione ed arredi»  e venga  sottoposta alla Soprintendenza «la progettazione di dettaglio delle aree verdi come indicato negli elaborati nel rispetto delle prescrizioni di tutela indiretta».
Oltre a questo, la soprintendenza ricorda che è «fatto divieto di eseguire qualsiasi costruzione, modificazione dell’ambiente urbano, degli edifici e dell’assetto dei giardini, di realizzare nuove recinzioni, pavimentazioni, impianti di illuminazione, manufatti ed installazioni in genere, che rechino pregiudizio alle viste sul complesso denominato Casinò Municipale di Arco o ne alterino le condizioni di ambiente e decoro, con specifico riferimento alla storia e alle modalità insediative dello sviluppo di Arco come rinomato ‘Kurort’ e dei suoi successivi adeguamenti, o ne danneggino le prospettive o la luce».
«Si tratta di un’opera largamente condivisa dalla cittadinanza e dalle attività commerciali - osserva il sindaco Alessandro Betta -. La demolizione servirà per riqualificare l’area e dare un po’ di respiro. All’interno di Casa Berlanda sono poche al momento le attività ma comunque dovremo trovare altra collocazione anche per loro, il volume è in uno stato di degrado». Sulle tempistiche, spiega Betta, «è verosimile che l’opera di demolizione avvenga nei primi mesi del 2019 o più improbabile alla fine di quest’anno».
Dopo la demolizione, spazio ai parcheggi: «Una volta demolito il volume - osserva il sindaco - l’obiettivo è quello di ricavare circa 8-9 parcheggi a spina di pesce oltre al riordino dell’area, in via provvisoria. Per il futuro si vedrà. I commercianti chiedono anche la realizzazione del parcheggi o interrato ma quello è un progetto che quest’amministrazione comunale ha del tutto abbandonato. Sui giardini ci sono progettualità e diverse idee, vogliamo ragionarci per arrivare a un progetto largamente condiviso».

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