Arco, la variante al Prg approvata dalla Provincia

Variante di Linfano, arriva l’ok della Provincia. Lo scorso 10 agosto la giunta provinciale ha infatti approvato la variante urbanistica votata nei mesi scorsi dalla maggioranza di Arco in consiglio comunale. Fortemente contestata dalle minoranze e dalle associazioni ambientaliste,  quest’ultima prevede «la realizzazione di strutture turistico-ricettive a campeggio limitata alla sola possibilità di trasferimento delle attività esistenti in fascia lago nella porzione a nord del piano», oltre a «4000 mq di Sun - circa 16 mila metri cubi - per le attività sportive, ricreative, di servizio al verde e per l’eventuale trasferimento di attività ricettive esistenti in fascia lago» oltre a «un bonus volumetrico del 10% per il trasferimento delle attività commerciali da sud a nord della statale» e «la realizzazione di parcheggi di attestamento». Per l’area a sud della statale è invece prevista «una soluzione urbanistica finalizzata a ridurre il carico antropico».
«La giunta provinciale - spiega l’assessore all’urbanistica Stefano Miori (in foto) - ha accolto le richieste e di fatto i contenuti non cambiano. Dopotutto - sottolinea - si tratta di una variante che è nata dal frutto di una mediazione tra l’amministrazione comunale, la Provincia e la Comunità, ed è stata a suo tempo modificata anche in modo importante».
La cosa interessante, prosegue l’assessore, «è che la giunta provinciale ha chiarito il fatto che, a differenza di quanto sosteneva qualcuno, l’eventuale spostamento della Lidl da sud a nord è legittimo e non c’è alcun motivo per vietarlo». L’assessore Miori conferma che la stessa Lidl si è fatta avanti di recente con l’amministrazione comunale, ribadendo il forte interesse all’operazione: «La Lidl è interessata a spostarsi a nord, vuole capire qual è il nostro orientamento. Io penso che qualche interrogativo ce lo dobbiamo porre, al momento non abbiamo preso alcuna decisione e siamo lì, come maggioranza, con il bilancino a mettere sul piatto eventuali pro e contro. Di fatto - sottolinea Miori - anche lasciare la Lidl lì dov’è non è assolutamente a impatto zero. L’eventuale spostamento da sud a nord prevede che l’attuale edificio venga demolito. Con la variante abbiamo deciso di lasciare aperto uno spiraglio ma il cerchio non è affatto chiuso. Vedremo se matureranno le condizioni oppure no». R.V.

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