Olivi: "Zf, ci aspettiamo più posti di lavoro"

di Davide Pivetti

La breve uscita in barca a vela del vicepresidente della giunta provinciale Alessandro Olivi, che è anche assessore all’industria, con il sindaco di Riva Adalberto Mosaner e il vicepresidente della multinazionale tedesca «ZF» Daniele Härter, non è servito solo a testare le ultime novità tecnologiche in materia di diportismo a impatto zero, o quasi. Sulla barca a vela «che si guida con un joystick» - lo scafo più grande in ormeggio a San Nicolò - si è parlato anche e soprattutto di investimenti futuri, partnership tra ente pubblico e colosso industriale, e quindi di ricaduta in termini occupazionali, aspetto questo che sta molto a cuore ai nostri amministratori.
«Il progetto di rilancio, avviato qualche anno fa, su cui la Provincia aveva fortemente insistito in un momento di grave difficoltà per chi lavorava in ZF ad Arco - dice Olivi - ora deve evolversi nella direzione auspicata. Abbiamo rischiato di perdere quel polo produttivo e di ricerca, invece ora vi operano tra le 70 e le 80 persone, già questo è un successo. Quel che ho chiesto ai vertici aziendali è una svolta, la determinazione di fare del polo altogardesano qualcosa di più con ricadute in tempi brevi anche dal punto di vista dei posti di lavoro».
L’obiettivo è quello di raggiungere il centinaio di unità, ma per il momento si tratta di un aspicio, sul quale la Provincia tornerà in futuro con l’intenzione di convincere ZF di fare del sito altogardesano il centro di compeenza non solo della parte legata alla pura ricerca, ma anche per quanto riguarda sviluppo, sperimentazione e produzioni molto mirate. L’ambito è quello della motoristica da diporto per barche di medie dimensioni, con un’impronta molto «green» e propulsori ibridi se non addirittura elettrici che sul Garda troverebbero un habitat ideale. «In autunno - conclude Olivi - la proposta di progetto da condividere con noi e inserire nella filiera della Meccatronica. Sarebbe quel salto di qualità che ci permetterebbe di continuare a contribuire al mantenimento di una bella realtà come è ora ZF».

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