Società Lido, Dalponte si è dimesso

di Davide Pivetti

Dodici ore di assemblea, dal mattino fino a sera, per un passaggio delicato che «Lido di Riva Immobiliare spa» e «Lido di Riva srl» si ritrovano ad affrontare: Andrea Dalponte, da quattro anni amministratore unico della prima e presidente della seconda, ha rassegnato le proprie dimissioni da entrambi gli incarichi per motivi personali. Una decisione che era nell’aria da qualche tempo e che il presidente uscente ha concretizzato dopo aver completato alcuni passaggi societari importanti, ad iniziare dal progetto per l’ascensore del Bastione, fiore all’occhiello della sua presidenza.
L’interminabile giornata vissuta alla «Lido» lunedì è servita per evitare vuoti di potere e per dare agli organi interni una diversa organizzazione. Dalponte lascia anche per l’imponente carico di lavoro che si è ritrovato ad affrontare guidando di fatto entrambe le società con responsabilità dirette. Anche alla luce di questa situazione, che potrebbe ripresentarsi in futuro, si è deciso di cancellare la figura dell’amministratore unico per la «spa» sostituendola con un consiglio d’amministrazione che, in questa fase, ricopia esattamente quello della holding «srl». E quindi con due presidenti distinti per le due società, che potranno quindi dividersi il carico di lavoro che finora pesava sulle spalle di Dalponte. A guidare la società per azioni, braccio operativo del gruppo, è da lunedì sera Giacomo Bernardi, avvocato e già componente del cda della «srl», a prendere in mano le redini della holding è invece Ilaria Torboli, anche lei avvocato e già membro del direttivo.
«Non avevo più le risorse per andare avanti - commentava ieri il presidente uscente Andrea Dalponte - penso di aver dato tanto alla società ma il carico di lavoro era gravoso. Devo tener conto della mia attività professionale, che non posso mettere in secondo piano. L’impegno da parte mia non è mai mancato, ho portato avanti varie iniziative importanti ad iniziare dall’ascensore, che è in fase di partenza e ne sono orgoglioso. Il giorno dell’inaugurazione ho chiesto al nuovo presidente di poter essere al suo fianco, mi farebbe piacere. Ringrazio il sindaco Mosaner per la fiducia accordatami in questi anni e il cda per il lavoro svolto al mio fianco».
«Una figura unica portava notevole peso gestionale - dice Giacomo Bernardi - al netto di ogni altro ragionamento sulle dimissioni dell’amico Dalponte, il carico di lavoro va condiviso tra più persone: due consigli e due figure di rappresentanza diverse vista la mole di impegni che queste due società comportano. Molte le partite importanti che ci attendono: le dismissioni quote della società per l’Hotel Lido, il futuro della Miralago, sul fronte della “spa” c’è da gestire un’operatività quotidiana legata alle attività di porto San Nicolò, del campeggio del Brione, della gelateria di Punta Lido, fino ai lavori propedeutici per l’ascensore inclinato al Bastione. Tutti noi abbiamo altri impegni professionali. Poter delegare alcune cose sarà di giovamento all’operatività delle società». Non cambia la scadenza dei nuovi vertici, al rinnovo a inizio estate del 2020.

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