Ottobre in ospedale: «Ad Arco nemmeno di cistifellea si opera»

di Roberto Vivaldelli

«Questa notte, verso le 3, sono finito in pronto soccorso di Arco per delle coliche. Era già successo tre anni fa. Dovrei quindi operarmi per rimuovere la cistifellea e avrei voluto, come ho ribadito al personale medico, che l’operazione fosse fatta all’ospedale di Arco. Purtroppo apprendo che nemmeno un’operazione tutto sommato banale come questa - che ad Arco è sempre stata fatta - può essere eseguita qui e dovrò pertanto recarmi a Rovereto o a Trento».
Questo scrive l’ex onorevole e consigliere comunale di Arco Mauro Ottobre, che martedì ha avuto un malore ed è finito al pronto soccorso. Il suo desiderio è quello di operarsi proprio ad Arco.
«È un tipo di operazione che si faceva fino a un mese fa - racconta Ottobre - io ero convinto di poter essere operato ad Arco, tant’è che conosco persone che hanno subito questo tipo di intervento lì. Poi ho scoperto sulla mia pelle che, per ordini dall’alto, non è più così».
Ottobre attende risposte: «Arco e Rovereto dovrebbero lavorare in sinergia, questo era un servizio molto importante - sottolinea - avevo contattato un medico, di cui mi fido, che eseguiva 80 operazioni l’anno alla cistifellea. Ho fiducia in lui e avrei voluto che quest’operazione la facesse questo medico. Ora mi aspetto delle risposte da parte del sindaco e soprattutto dall’assessore alla sanità della Provincia. La considerazione che mi sento di fare - afferma Ottobre - è che sembra proprio che quest’ospedale stia diventando un grande ambulatorio. È un’operazione semplice, non è un trapianto di reni. Di fatto, in questi anni hanno completamente “svuotato” un ospedale che era un piccolo gioiello: altro che protocolli d’intesa e altre amenità».  
Per il resto, sottolinea Mauro Ottobre - che ha passato l’altra notte in ospedale per accertamenti ed è stato dimesso alle 11 del mattino seguente - «ho trovato un pronto soccorso molto efficiente e soprattutto un personale medico molto preparato ed esperto. Peccato per la brutta sorpresa, ma non finisce qui. Il trend deve essere invertito: non è più pensabile che si vada avanti così con questo ospedale».

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