Nago, commercio abusivo Sequestrate 268 anfore

La guardia di finanza, in collaborazione con la polizia locale dell’Alto Garda e Ledro, ha sequestrato martedì scorso 268 anfore in terracotta.

L’ambulante tunisino che le vendeva lungo la strada a Nago-Torbole, solitamente in un’area di sosta attrezzata della strada statale Gardesana orientale, non aveva le autorizzazioni necessarie per poterlo fare regolarmente.

A spiegarlo nel dettaglio è la comandante della tenenza delle fiamme gialle di Riva del Garda, il tenente Elena D’Onofrio. Dopo una serie di controlli effettuati a monte, i finanzieri hanno scoperto che il venditore ambulante non era in regola ne per il parcheggio del mezzo sul quale esponeva la merce, nè per quanto riguarda la licenza di vendita. A quel punto, di comune accordo con i vigili urbani, è stato effettuato il sequestro della merce.

Un sequestro importante, considerando che i pezzi più piccoli della «collezione» di anfore venivano offerti agli acquirenti ad un prezzo tra i 10 ed i 15 euro. Ce ne erano di diverse dimensioni e cesellature sul furgone a bordo strada, quindi è facile immaginare che il valore complessivo della merce che ora si trova sotto sequestro si aggirasse attorno ai 5 mila euro.

La violazione che è stata contestata dalle fiamme gialle all’ambulante tunisino è contenuta nell’articolo 15 della legge provinciale numero 17 del 2010. Riguarda l’attività abusiva del commercio ambulante su area pubblica in assenza delle previste autorizzazioni amministrative che sono invece necessarie per poterlo svolgere regolarmente.

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