Riva, trova un Bot del '48 oggi vale 41.500 euro

Rovistare nei vecchi armadi, in una soffitta impolverata o in una cantina semi abbandonata, ti proietta in un mondo antico e affascinante. Che può rivelare sorprese spesso piacevoli, talvolta amare, quasi mai banali.

Il primo caso (per fortuna) è quello della signora Giovanna Bertoldi, ultracentenaria di Riva del Garda, che un bel giorno ha deciso assieme al nipote di mettere a posto il contenuto di un vecchio armadio dell’appartamento di via Fiume dove vive attualmente con la badante e senza volerlo si è ritrovata con un bel gruzzoletto in mano. Dentro i cassetti che custodivano il corredo di famiglia, la signora Giovanna ha scoperto una cartella di debito pubblico dello Stato italiano, in altre parole un Bot (un buono del Tesoro di oggi), risalente al 1948 e del valore nominale di 2.000 lire, sottoscritta probabilmente dal marito morto nel 1982. Duemila lire che all’epoca rappresentavano una piccola fortuna. La signora si è rivolta all’Associazione italiana risparmiatori che seguendo procedure prestabilite ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento pari a 41.500 euro. E adesso la signora ha già inoltrato richiesta di rimborso alla Banca d’Italia e al Ministero delle Finanze.

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