Riva, ciclista tedesco azzannato da un cane

L’episodio è divenuto di dominio pubblico per effetto dell’ordinanza firmata in queste ore dal sindaco Mosaner: un turista tedesco che nei giorni scorsi stava percorrendo in bici assieme ad un amico connazionale alcune stradine interne nella zona di S. Andrea (per intenderci alle spalle della Pregis) è stato morso da un cane American Staffordshire Terrier di proprietà di una  famiglia che da tempo risiede in quella zona dopo essere stata in passato anche a Dro e ad Arco. Il turista si è fatto medicare al pronto soccorso di Arco, dove i medici hanno emesso una prognosi di 6 giorni, e successivamente ha sporto denuncia alla Polizia Locale Alto Garda e Ledro, decisione questa che ha fatto automaticamente «aprire» anche un fascicolo penale a carico del proprietario dell’animale.

In questi casi il regolamento di polizia veterinaria dispone che l’animale «debba essere tenuto sotto osservazione per la profilassi antirabbica presso una struttura adeguata (canile), consentendo una deroga per l’isolamento e l’osservazione presso il domicilio del possessore, previo parere favorevole del servizio veterinario provinciale, autorizzazione sindacale e richiesta del proprietario dell’animale».

In questa circostanza specifica il servizio veterinario ha detto «sì» alla permanenza del cane presso il proprietario e il consenso definitivo è arrivato appunto dall’ordinanza del sindaco che però detta una serie di misure da adottare: in primis l’obbligo di custodia del cane «che non deve essere assolutamente lasciato libero ma essere mantenuto in uno spazio recintato e non accessibile a persone estranee»; l’obbligo di guinzaglio di lunghezza inferiore al metro e mezzo e di museruola in aree urbane e in luoghi aperti al pubblico; infine l’obbligo per il proprietario di «stipulare un’assicurazione di responsabilità civile per danni causati contro terzi dal proprio cane».

In questo caso il proprietario del cane è stato identificato ma nella zona attorno a via S. Andrea sono presenti altri animali «a rischio aggressività, non adeguatamente custoditi dai proprietari» si legge ancora nell’ordinanza del primo cittadino. Che sono sostanzialmente 3, oltre a quello protagonista dell’episodio avvenuto nei giorni scorsi. Da qui l’incarico alla Polizia Locale di rilevarne il numero esatto e di identificare i rispettivi proprietari in modo che anche loro rispettino le direttive previste dalla legge.

Prima ancora dell’ordinanza il fatto di cronaca (per quanto contenuto) ha creato qualche motivo di preoccupazione nella zona di S. Andrea, di Ceole e della Pasina. Il sindaco Mosaner getta comunque acqua sul fuoco delle polemiche e delle possibili strumentalizzazioni politiche: «Parliamo di una famiglia che risulta ufficialmente residente a Riva da 12 anni e che anche nel recente passato ha ottemperato a provvedimenti di altra natura. Ritengo che si tratti di una vicenda che con un po’ di dialogo si può superare tranquillamente» sottolinea il primo cittadino. Del resto l’episodio di S. Andrea non è isolato: «Vi sono altri casi analoghi sotto osservazione e in fase di valutazione - fa sapere ancora il primo cittadino - A cominciare dalla zona del Rione 2 Giugno. Se l’aggressività degli animali diventa manifesta e vi sono inadempienza da parte dei proprietari siamo pronti a intervenire».

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