"Mattei è l'uomo-manager ma in Fondazione servono etica e coerenza"

Non piace neppure all’associazione «La Busa consapevole» la candidatura - ufficiale, come si legge nel servio in basso - dell’ex sindaco Paolo Mattei a membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione «Comunità di Arco».
«Abbiamo ripercorso la campagna elettorale del 2010 in cui Mattei e Morandini si contendevano la carica di sindaco e dove la civica per Mattei, di concerto con la coalizione, lanciava appelli alla comunità per garantire alla città di Arco un uomo super-partes, un uomo fuori dalle logiche di partito mosso dalla motivazione di un incarico istituzionale, dopo anni da manager alle Cartiere.
Messaggi che alla luce dei fatti successivi, si rivelarono pura propaganda; riteniamo infatti che la breve parentesi da primo cittadino di Mattei, sia servita soltanto ad “ammorbidire”  la transizione dell’ ”uomo-manager” dalle Cartiere del Garda alla Burgo Group.
La parentesi da “uomo-pubblico” di Mattei infatti si chiuse a distanza di un paio di anni dalla sua elezione, quando fulmineo e senza spiegazioni, rassegnò le dimissioni per motivi personali. Tale scelta non solo creò amarezza a tutti coloro che gli diedero fiducia, ma lasciò anche la città di Arco senza un governo, con Betta che, in qualità di vicesindaco reggente, si trovò a traghettare una maggioranza senza un sindaco alle elezioni.
Nella veste di sindaco di Arco crediamo che Mattei abbia dato prova di grande capacità manageriale, pragmatismo e voglia di innovazione; inoltre attuò una politica economica volta al risparmio, promuovendo un significativo taglio del debito pubblico lasciato dalle precedenti legislature. Grandi doti di un “uomo-manager” che, però, non sempre riescono a trovare la giusta collocazione in ruoli istituzionali.
Crediamo che un sindaco abbia una responsabilità di governo che sceglie di assumersi verso la propria comunità. Ed è proprio davanti ad aspetti etici e di coerenza mancanti, che nascono spontanee alcune perplessità sulla nomina a presidente della Fondazione.
Avendo inoltre esaurito gli elementi utili a comprendere il perché di tale volontà, risulta più facile pensare che tali scelte siano frutto di accordi politici e di partito, più che di un’attenta valutazione curriculare sulle qualità di una persona che dovrebbe occupare una presidenza così delicata.
Sarebbe altrettanto interessante conoscere i nomi di coloro che, oltre al sindaco Alessandro Betta, hanno “spinto” per avere Mattei a presidente della Fondazione. Che ci sia anche qui un piccolo club che lavora all’oscuro per garantire poltrone e rendite di potere a uomini che rispondono a logiche clientelari e di partito? Possibile che davanti a tutte le critiche pubbliche sia solo Betta a dover “parare i colpi” di questa scelta? Un dubbio che si fa sempre più strada davanti a questo silenzio.
A maggio 2018 proporremo il 9° Festival dell’informazione indipendente proprio in centro ad Arco, avremo un palco con ledwall e microfoni; la volontà, come sempre, è quella di promuovere notizie e informazioni utili ad accrescere la conoscenza e la consapevolezza della nostra comunità.
Invitiamo quindi i “consiglieri” non ufficiali di Betta, qualora ci fossero, a metterci la faccia. Se è vero che dobbiamo insegnare ai nostri figli quanto sia importante prendersi le proprie responsabilità nella vita, allora fate lo stesso, questa è proprio l’occasione giusta. Non si vuole certo creare polemica inutile, men che meno si vuole attaccare il sindaco o Mattei - conclude “La Busa consapevole” - semplicemente tali opinioni vogliono facilitare una riflessione etica e morale sempre più necessaria, sempre più rara al giorno d’oggi, soprattutto in politica».

 

 

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Sono 15 le candidature formalmente presentate in Municipio ad Arco per entrare a far parte del futuro consiglio d’amministrazione della «Fondazione Comunità di Arco» e quindi poter ambire anche alla carica di prossimo presidente, dopo il mandato dell’uscente Roberto De Laurentis.

Tra le candidature giunte agli uffici comunali c’è anche quella dell’ex sindaco Paolo Mattei, che dopo le voci e il dibattito (ancora molto vivace) di questi giorni, ha formalizzato la sua disponibilità con una lettera giunta solo un paio di giorni fa a destinazione.

Ci sono peraltro diversi nomi noti tra i candidati. Ad esempio quelli di Franco Proch e Maria Pia Amistadi, ma anche Enrico Leoni e Flavio De Pascalis, Imelda Meneghini e a Massimo Amistadi.

Il quadro si completa con i nominativi di Antonella Genovesi, Stefano Bresciani, Luca Benini, Claudio Divan, Omar Pelosi, Marica Sartori, Danilo Chemolli e Francesca Modena.

L’attuale consiglio di amministrazione è invece composto dal presidente Roberto De Laurentis, vicepresidente è Franca Chiara Floris, mentre consiglieri sono Ezio Gobbi, Laura Gottardi, Gianluigi Maino, Stefano Tardivo, LionellaVerani e il collegio sindacale è composto da Ivan Cemerich (presidente), Manuela La Via, Michela Zampiccoli.

Del consiglio d’amministrazione originario - in carica dal 2013 - facevano parte anche Elio Ottaviano, poi venuto a mancare, e Niko Posenato, dimessosi successivamente.

La direzione della Fondazione è affidata a Laura Pollini.

L’Azienda pubblica di servizi alla persona «Fondazione Comunità di Arco» è al tempo stesso residenza sanitaria assistenziale, casa di riposo, centro diurno, mensa aperta, fornisce pasti a domicilio.

Per la città di Arco e per gli arcensi è un’istituzione sociale di riferimento.

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