"Il Movimento 5 stelle è irriconoscibile"

di Roberto Vivaldelli

«Non siamo noi a essere cambiati, ma è il movimento a essere irriconoscibile». Dopo lunghe settimane di riflessione, la decisione è arrivata: da ieri i consiglieri comunali di Arco e Riva del Garda, Giovanni Rullo e Flavio Prada, entrambi candidati sindaci alle elezioni ultime elezioni comunali, non fanno più parte del Movimento Cinque Stelle e accusano la forza politica cappeggiata da Luigi Di Maio di aver tradito i valori e lo spirito originale. Entrambi, tuttavia, non si dimettono e aderiscono ai rispettivi gruppi misti consiliari, in cui ad Arco siede già l’ex deputato Mauro Ottobre, mentre a Riva è presente la consigliera Franca Bazzanella. Ma se cambierà dunque il collocamento all’interno del civico consesso, l’azione politica, assicurano, rimarrà la medesima, nel nome di quei principi che i consiglieri «dissidenti» non riescono più a scorgere all’interno del Movimento Cinque Stelle.
«La mission originale del movimento - spiega Rullo - era quella di promuovere una rivoluzione culturale che togliesse ai partiti quel senso di immunità e riducesse quella distanza siderale tra la politica e cittadini. L’obiettivo era quello di cambiare il sistema e mandare a casa i rappresentanti della casta, ma purtroppo il sistema è ancora lì e a essere cambiato è il movimento. Della democrazia diretta non vi è più traccia, così come della trasparenza e degli incontri in streaming. Siamo passati dall’uno vale uno al capo politico che ha diritto di veto. Il movimento è un partito verticistico», afferma Giovanni Rullo. La rivoluzione non c’è stata, prosegue il già candidato sindaco, «e oggi il fine giustifica i mezzi. Pur di raggiungere l’obiettivo finale, che è quello di governare, si va in deroga alle regole fondanti del movimento. Addirittura si fa l’accordo con il centro-destra per votare Maria Elisabetta Alberti Casellati, voto che ha fatto rivoltare lo stomaco persino a Marco Travaglio. Per non parlare del nuovo regolamento parlamentare».
«Sono stato stato eletto in consiglio con i principi originari del movimento, continuerò a fare fede a quel programma dal gruppo misto, in opposizione a Betta», annuncia Rullo, che smentisce una sua possibile candidatura alle elezioni provinciali di ottobre.  
Posizione condivisa dal collega rivano Flavio Prada: «Si tratta di una situazione anomala dal mio punto di vista - sottolinea - non siamo noi a cambiare partito, ci hanno tolto il pavimento sotto i piedi. Nei fatti, il Movimento Cinque Stelle sta agendo in aperto contrasto al progetto originale, stanno stravolgendo tutto, a qualsiasi principio si mette davanti il famoso “obiettivo”, che è quello di governare. La nostra intenzione - afferma - è quella di proseguire con il programma con il quale siamo stati eletti; cambierò il posizionamento fisico all’interno del consiglio, ma non l’azione politica».
Rullo e Prada si erano autosospesi dal movimento alla fine del gennaio, in polemica con le candidature di Camera dei deputati e Senato decise dai vertici del movimento nei collegi trentini.

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