Beni comuni, ora c'è il patto di collaborazione cittadini-Comune

di Roberto Vivaldelli

Uno strumento innovativo per promuovere e stimolare la partecipazione dei cittadini. È stato votato all’unanimità dal consiglio comunale di Arco l’altra sera il nuovo regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la valorizzazione dei beni comuni urbani.
Tra le numerose novità introdotte, il nuovo regolamento codifica quelli che sono i «patti di collaborazione» tra l’amministrazione comunale e i cittadini impegnati nella cura dei beni comuni: «Il patto di collaborazione - si nelle nella delibera approvata - è lo strumento con cui il comune ed i cittadini attivi concordano tutto ciò che è necessario ai fini della realizzazione degli interventi di cura e valorizzazione dei beni comuni. Il contenuto del patto varia in relazione al grado di complessità degli interventi concordati e della durata della collaborazione».
Le collaborazioni possono riguardare gli interventi sugli spazi pubblici e sugli edifici, la «promozione dell’innovazione sociale e dei servizi collaborativi», la «promozione della creatività urbana» - ovvero «le arti, la formazione e la sperimentazione artistica come uno degli strumenti fondamentali per la riqualificazione delle aree urbane o dei singoli beni» o l’innovazione digitale «attraverso interventi di partecipazione all’ideazione, al disegno e alla realizzazione di servizi e applicazioni per la rete civica da parte della comunità».
Il patto di collaborazione può avere ad oggetto la gestione condivisa di uno spazio pubblico prevedendo che «i cittadini attivi assumano in via diretta l’esecuzione degli interventi di valorizzazione».  
Inoltre, il nuovo regolamento conferma che «Il comune può concorrere, nei limiti delle risorse disponibili, alla copertura dei costi sostenuti per lo svolgimento delle azioni di cura o di  valorizzazione dei beni comuni urbani».
«Vengono attivate delle azioni per la riqualificazione degli spazi comuni - ha osservato l’assessore Silvia Girelli -. Non vengono previsti compensi ma vengono messe a disposizione risorse per l’acquisto di materiale e viene agevolato l’autofinanziamento». «I comitati di partecipazione - ha sottolineato il presidente del consiglio comunale Flavio Tamburini - possono così trovare nuove soluzioni, anche per quanto riguarda assicurazioni e piccole spese».
«Giudizio più che positivo ma serve una buona comunicazione per promuovere l’iniziativa, anche attraverso delle serate», ha ricordato il consigliere Giovanni Rullo. <+firma_coda>R.V.<+testo_sx>

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