La Ponale cambierà anima Più passeggiata, meno pista

«Invece di criticare la nuova Ponale l’Unione bikers trentini venga ad associarsi al nuovo ente gestore per contribuire alla valorizzazione del sentiero». Lo dice Mauro Malfer, presidente della Comunità di valle, rispondendo alle dure critiche giunte ieri proprio dal sodalizio che riunisce i bikers della provincia sui lavori fatti e in corso lungo la Ponale. Nel mirino degli appassionati il nuovo aspetto del percorso.

Che da strada dismessa sembrava sentiero e ora da sentiero alpino aperto alle mountain bike ha invece l’aspetto di una strada. Troppo spianata, senza più dossi e cunette, troppo dritta e larga, di fatto una strada sterrata anziché un sentiero. In questo modo - dicono i bikers - si porterà ancora più gente lassù, diventerà ancora più difficile la convivenza tra pedoni e bici.

La risposta di Malfer: «A fine 2017 - scrive il presidente - era chiaro a tutti che solo attraverso una verifica giuridica della situazione relativa all’area del sistema Ponale, la razionalizzazione delle informazioni, la programmazione di interventi di manutenzione, era possibile scongiurare la chiusura del sentiero. Solo grazie alla forte volontà di tutti i sindaci del territorio e del presidente della Comunità è stato possibile trasferire immediatamente un importante finanziamento finalizzato a realizzare le prime opere di manutenzione che ora permettono una parziale riapertura del sentiero. Successivamente “Garda Trentino spa” e la stessa Provincia hanno partecipato ad una intesa tra enti al fine di programmare interventi pluriennali e la creazione di un nuovo ente gestore. Se l’Unione bikers oggi può criticare i lavori in corso in un cantiere, lo fa grazie agli sforzi prodigati in oltre un anno da centinaia di persone consapevoli dell’importanza storica, culturale, turistica ed economica di questo collegamento e anche grazie all’assunzione di responsabilità del nuovo ente gestore. I lavori programmati proseguiranno per tutto il 2018».

Sul tema della sicurezza appare rassicurante anche il presidente di «Garda Trentino spa» Marco Benedetti, ora alla guida della nascente «Mondo Ponale», il nuovo soggetto gestore: «Problemi di convivenza tra bikers e pedoni? Ma se è proprio su questo fronte che stiamo lavorando prevedendo la netta separazione tra gli uni e gli altri lungo quasi tutto il tracciato - dice Benedetti - la riapertura di domani è provvisoria, ci saranno altri interventi compresi i necessari correttivi per evitare che la Ponale diventi una pista per funamoli delle discese in mountain bike».

E Benedetti, forse ad allontanare ogni dubbio su cosa si vuole dalla Ponale del futuro, aggiunge: «Pensiamo ad una spettacolare passeggiata panoramica, per le discese dei bikers ci sono molti altri percorsi nel Garda Trentino e proprio all’interno del “sistema Ponale” stiamo lavorando a tre tracciati loro dedicati verso Malga Palaer».
L’anima della Ponale, così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi anni, è destinata a una metamorfosi che a non tutti piacerà, ma che per tutti dovrebbe renderla più accessibile, fruibile e sicura. Nelle intenzioni.

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