Procreazione assistita, centro ristrutturato torna al lavoro

«Sarà un centro molto bello» è soddisfatto Luca Fabbri, direttore sanitario dell’ospedale di Arco. Stanno per essere portati a compimento i lavori di ristrutturazione del centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) che vanno a occupare però anche un notevole spazio all’interno del nosocomio dell’Alto Garda, 750 metri quadrati al secondo e terzo piano. Oltre un milione di euro investiti dalla Provincia per le opere, comprese le attrezzature sanitarie e gli arredi.


I lavori sono terminati «stiamo ultimando il trasloco degli ambulatori. È già stata avviata l’attività di consulenza e di visita delle coppie e il 26 febbraio - dice il direttore sanitario - avremo il primo intervento di pick up per l’inseminazione artificiale».


L’intervento all’ospedale di Arco, interessa due piani, per circa 750 metri quadrati. Una parte del reparto di ostetricia e ginecologia al terzo piano dell’ospedale è stato trasformato in ambulatori e studi medici ed è stato ampliato l’’intero centro di procreazione medicalmente assistita. Ampliato anche il laboratorio ma pure gli spazi destinati alla crioconservazione e quelli riservati all’accettazione.


C’è stato il cambio di destinazione d’uso di alcuni locali al fine di adeguarli all’attività ambulatoriale e amministrativa a supporto del servizio di Pma. L’area del laboratorio è diventata un’area classificata «camera bianca» pertanto la pavimentazione è stata realizzata in teli in Pvc e il controsoffitto è modulare in pannelli metallici a tenuta al fine di assicurare una contaminazione batterica controllata.


«Per metà marzo - conclude Fabbri - è programmata la visita del Comitato nazionale trapianti assieme a due ispettori provinciali per l’accreditamento del centro di procreazione medicalmente assistita di Arco. Sarà di fatto un doppio accreditamento, congiunto, quello nazionale e quello provinciale».


Oltre al centro di Pma, l’ospedale di Arco da un anno è anche sede di riferimento di tutta l’andrologia provinciale. Nel corso del 2017 ha offerto 800 prestazioni ambulatoriali e 43 interventi chirurgici realizzati.
L’ospedale di Arco dunque è il centro di riferimento per la procreazione medicalmente assistita mentre, va ricordato, due anni fa è stato smantellato il Punto nascite, evento accompagnato da una ondata di polemiche sia rispetto alle scelte nazionali sia rispetto a quelle provinciali. Onda che non ha ancora esaurito la sua spinta critica.

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