Cacciatore impallinato a una coscia Colpo partito accidentalmente, ferito Renzo Omezzolli

Parte un colpo da un fucile da caccia, una rosa di pallini a distanza ravvicinata, che ferisce a una coscia il rivano Renzo Omezzolli, classe 1939. L'incidente è avvenuto la mattina del 23 dicembre intorno alle 9.30 in località Fangolino a Riva del Garda presso un capanno lungo il rio Bordellino. Il ferito è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in elicottero al Santa Chiara di Trento per un intervento chirurgico. È ricoverato nel reparto di ortopedia traumatologia e dovrebbe essere fuori pericolo. Sul posto si sono recati i carabinieri per i rilievi. È tempo di cesene e tordi sasselli, gli unici volatili ai quali è permesso sparare in questo periodo durante la stagione venatoria. 

Sabato dev'essersi sparsa la voce di uno stormo di cesene di passaggio nelle campagne del rio Bordellino, in una zona compresa tra Pregis, Penny market a Nord e la strada di san Tommaso a sud, territorio coltivato a mele e vigne, granoturco e altro, poco a ovest del minicampo da golf e di un'area attrezzata per allenamento di cani. E sul posto, devono essersi precipitati alcuni cacciatori. Il capanno è costruito quasi accanto al corso d'acqua, e i titolari, come denunciato al corpo forestale, sono Enzo Miorelli e Antonio Delaini. Ma il capanno può essere utilizzato anche da altri colleghi cacciatori e ieri mattina per l'appunto erano in battuta nella baracchetta sopraelevata e mimetizzata da frasche, Nicola e Paolo Leonardi, figlio e padre, l'uno residente a Campi e l'altro a Pregasina. Verso le 9.30 deve essere arrivato Omezzolli a trovarli e, per cause ancora in via di accertamento, pare che un fucile calibro 12 di uno dei due Leonardi fosse appoggiato alla parete.

Nell'uscire dal capanno, Omezzolli avrebbe urtato l'arma che sarebbe caduta facendo partire il colpo a pallini che hanno devastato la coscia del malcapitato rivano facendogli perdere tra l'altro parecchio sangue. I due Leonardi hanno subito soccorso l'amico e il figlio ha dato l'allarme. Sul posto sono arrivati l'ambulanza del 118 dall'ospedale di Arco e l'elicottero di Trentino emergenza. L'uomo di 78 anni è stato immediatamente preso in cura prima di venire caricato sul velivolo ed essere trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara di Trento.
Nel capoluogo è stato sottoposto a un intervento chirurgico e poi ricoverato nel reparto di ortopedia traumatologia, grave ma fuori pericolo. In mattinata lo hanno raggiunto anche i suoi cari per essergli vicino. 
L'incidente di caccia, la cui voce si è sparsa immediatamente, ha destato viva impressione nella comunità di cacciatori e dell'Alto Garda.

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