«I figli giocano in strada proteggiamoli dalle auto»

Non sono molti, anche in Busa, i paesi dove i bambini possono ancora giocare per strada e le persone riescono ad incontrarsi, parlarsi e trascorrere del tempo all'aperto senza l'assillo e i pericoli del traffico o il caos che, a volte, si porta dietro il turismo, anche quello sportivo.

A San Martino, frazione d'Oltresarca, certe abitudini stanno tornando, complice il nuovo arredo urbano, voluto non solo per un aspetto più bello ma soprattutto per comunicare e favorire un ruolo di protagonisti di pedoni e biciclette. Così il centro storico di San Martino è diventato recentemente più vivo e frequentato, con - novità recente - una festa spontanea dei residenti, un grande pranzo nella piazza «della fontana».
Quando invece di stare chiusi in casa davanti a qualche sciocco talk show, si esce, si parla e ci si confronta, è facile che qualche buona idea salti fuori. Ed ecco che ora la cittadinanza ha fatto una proposta all'amministrazione comunale, supportata da una raccolta di circa 150 firme.

I residenti hanno evidenziato come nel loro paese «sia ancora viva la dimensione di comunità, e come il nuovo arredo urbano abbia reso più piacevole e invogliato il ritrovo in piazza a chiacchierare, come avveniva un tempo, con i bambini a giocare in piazza. Una situazione in cui il traffico veicolare costituisce un disturbo, quando non un pericolo: non è infrequente, infatti, che il limite di velocità di 30 chilometri all'ora, istituito in tutto il centro storico, non sia rispettato». Da qui l'idea, non nuova ma mutuata da altri Comuni trentini e italiani: un cartello che segnali agli automobilisti l'importanza di mantenere una velocità e un'attenzione adeguati alla situazione, in riferimento alla presenza di bambini che stanno giocando. Il cartello potrebbe riportare la dicitura «Attenzione, rallentare, i bambini in questo paese giocano ancora per strada».

Un'iniziativa simile è stata promossa nei giorni scorsi anche dalla più piccole comunità di Grotta, antica frazione che sorge sotto il Brione e dove tutti si conoscono per nome.
«Una frase che secondo noi colpisce e fa riflettere - ha spiegato a nome dei residenti di San Martino, Katia Righi, incontrando in municipio il sindaco Alessandro Betta e la giunta comunale per illustrare la proposta e consegnare le firme - e può contribuire a convincere chi ancora non lo fa a rallentare e a osservare il limite di velocità. Una proposta dal costo molto ridotto che crediamo possa essere efficace».

La giunta ha apprezzato prima di tutto l'atteggiamento propositivo di una piccola collettività che si è fatta promotrice di una idea in modo strutturato e con un atteggiamento collaborante, e non di meno la proposta in sé, che sarà valutata nei prossimi giorni nel suo profilo normativo, per essere poi senz'altro realizzata. Oltre al contributo che potrà fornire per il rispetto del limite di velocità, purtroppo non di rado ignorato, i cartelli - di cui si dovranno definire la dimensione, il posizionamento e il testo - veicolano un messaggio di attenzione e di sensibilità, e un senso di comunità che sembrano aver convinto, ancora di più, sindaco e giunta.

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