Il livello del lago di Garda con le piogge degli ultimi giorni e la piena del fiume Sarca è tornato a salire di qualche centimetro assestandosi ieri attorno a quota +50 centimetri sullo zero idrometrico (la quota alla quale l'acqua del lago inizia a defluire nel fiume emissario Mincio, a 64,027 metri sul livello del mare) come a inizio agosto. Una quota rassicurante per il seguito della stagione estiva e turistica che dovrebbe permettere di passare senza problemi anche il prossimo mese di settembre.

«Con gli ultimi temporali - spiega l'ingegnere Luigi Mille, dirigente dell'area lombarda dell'Aipo, Agenzia interregionale per il fiume Po, che è il soggetto esecutivo e regola i livelli del Benaco - abbiamo recuperato alcuni centimetri e ridotto lo scarico a 55 metri cubi al secondo. In questo modo per la fine stagione avremo i livelli del lago di Garda non bassissimi ma stimo attorno ai +30 centimetri che per settembre non rappresenterà una quota problematica. Possiamo dire che il 2016 è stato un anno difficile ma non difficilissimo: non c'è stato bisogno di razionamenti d'acqua anche se qualche sacrificio gli agricoltori della pianura mantovana (i baneficiari dell'acqua in uscita dal Mincio alle chiuse di Salionze ndr) lo hanno fatto ma senza danni per loro in maniera da autodisciplinarsi responsabilmente; non hanno mai chiesto di poter ottenere il massimo erogabile loro concesso dalla normativa. Insomma, malgrado la scarsità di precipitazioni alla fine dell'annata avremo un bilancio sufficiente».

La quota critica per il lago di Garda è a +30 centimetri, quando iniziano a esserci difficoltà per la navigazione dei battelli di linea per i fondali troppo bassi.