Un polmone verde dove incontrarsi e coltivare

Orti pubblici ad Arco, è ora di seminare

È pensata come una grande festa degli arcensi, e allo stesso tempo è un passo importante di un progetto ambizioso e innovativo con cui si sta realizzando uno spazio per tutta la comunità, una piazza verde che porti le persone a incontrarsi, rinsaldando i rapporti attorno ai cicli della natura e alla sensibilità legata al cibo naturale e alla biodiversità.

Domenica 9 aprile a partire dalle 15.30 al parco «Nelson Mandela» in località Braile ad Arco s’inaugurano (e si assegnano) gli orti pubblici: quelli individuali, quelli in comune (spazi dedicati ad un utilizzo collettivo), quelli comunitari (per gruppi di persone, associazioni, amici) e quello sociale, progettato per consentire anche a persone con disabilità di lavorare la terra e per diventare un’aula all’aperto per le scuole (già in programma dalla primavera i primi percorsi didattici e di ortoterapia).

Il pomeriggio di domani prevede anche la merenda conviviale curata dall’associazione Rotte Inverse, con l’invito a tutti i partecipanti di portare del cibo da condividere.

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Il parco costituisce una delle più importanti opere pubbliche di Arco: un enorme «polmone verde» (poco meno di tre ettari) negato al cemento e dedicato a tutti gli arcensi, nell’immediata vicinanza del centro, accanto al nuovo asilo nido e nei pressi delle scuole. È stato inaugurato nell’estate di due anni fa e procede per mezzo di un articolato processo partecipativo, di cui l’inaugurazione degli orti pubblici costituisce un tassello rilevante. La festa sarà anche il momento per raccogliere altre collaborazioni, idee, contributi, oltre che l’occasione perché i gestori degli orti si conoscano e inizino assieme una stagione ricca di buon cibo e di socialità.

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Nel costruire lo spazio degli orti si sono create delle zone comuni per stimolare i gestori degli orti a imparare insieme e a scambiarsi i saperi e le pratiche, sostenendo una biodiversità non solo nella natura ma anche nelle persone e nelle esperienze. Il progetto – dal titolo «Parco delle Braile. Coltivare cibo, far crescere comunità» – è realizzato grazie alla collaborazione dell’associazione Andromeda. Un elemento caratterizzante è l’orto sociale, progettato per accogliere l’intera comunità: aiuole rialzate e sentieri attrezzati permettono a tutti di fornire il proprio contributo nel creare un giardino pieno di ricchezza, non solo naturale. Lo spazio è strutturato in particolare per attività didattiche e di ortoterapia finalizzate a creare e diffondere la cultura del benessere. È accessibile anche alle persone con disabilità. Una serra permette di continuare le attività didattiche e di ortoterapia anche nei mesi freddi.

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