Elisa Maino, idolo delle teen che impazza sul web

di Davide Pivetti

Ha 300 mila fan su Musically, 175 mila su Instagram, 104 mila iscritti al suo canale Youtube e altre migliaia di seguaci su Ask e Snapchat. Se pensate siano i numeri social di Fedez, Belen o Renzi vi sbagliate di grosso. Sono invece i follower di una giovanissima blogger-youtuber della Busa che appena martedì scorso ha compiuto 14 anni. Che ha esordito sulla rete a 12 e a 13 è esplosa come fenomeno social nazionale.

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Lei è Elisa Maino, un nome che ai vostri figli adolescenti probabilmente già dice qualcosa. Come lo dice alle ragazzine che a Milano e Roma sono corse a incontrarla nei due meeting che la giovane star altogardesana del teen-web ha organizzato per incontrare il suo pubblico. È già stata intervistata in radio e Webstar Magazine le ha dedicato due pagine sul numero di gennaio. Un fenomeno dei nostri tempi, che suscita passioni incredibili nelle sue coetanee, che risponde a meccanismi difficili da capire per chi non è tra i post-millennials.

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Ma Elisa - che ci ha fatto visita in redazione assieme a mamma Eleonora - sembra avere i piedi per terra. Sa cosa sta facendo, ci mette passione, non pensa di farne un mestiere e soprattutto ha alle spalle due genitori che le dedicano tempo e attenzioni, che vigilano e l’aiutano a gestire l’ingestibile seconda vita social. Fatta di migliaia di messaggi, mail, richieste, canali di fans e canali hate, cioè di gente che la prende di mira, a volte anche in modo pesante.

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Elisa, ti ricordi la prima volta che hai aperto un account social?
«Il 15 luglio 2014, ero in vacanza in Puglia e per restare in contatto con alcuni amici conosciuti là ho aperto il profilo su Instagram. Caricavo una foto alla settimana, poi ho aperto il canale Youtube il 21 giugno 2015 e da lì è iniziato tutto».

Qual è il tuo social preferito?
Direi Instagram e Musically, quest’ultimo ora piace molto, perché permette di girare mini-clip musicali da 15 secondi cantando e coreografando in playback sulle canzoni preferite».

Ci sono centinaia di account dedicati a te su Instagram. Cosa pensi di chi ti considera un idolo e nella vita sogna di incontrarti?
«Non ho un mio idolo, non so cosa voglia dire far diventare qualcuno un idolo. È bello sapere che quello che fai piace a molti, è un onore, ma poi hai paura di deludere, di rovinare un rapporto che si è creato. Se qualcuno non riceve un mio like a qualche foto poi si rattrista. Il malinteso è dietro l’angolo. Basta un like e dai una grande gioia, ma per questioni di tempo non lo riesci a inviare a tutti. Chi mi segue si aspetta tanto, non riesci a soddisfare tutti ma io ci provo sempre e spero di continuare così a lungo».

Una minoranza ti critica, c’è chi offende.
«Sì, mi hanno dedicato anche alcune hatepage, una ha 10 mila iscritti. Il primo impatto è brutto ma ora sono passate due settimane da quando l’ho scoperto e già non mi tocca più, capisci che queste cose ci saranno sempre...».

Ti riconoscono già per strada?
«Qui in Busa non tanto, ma quando vado a Verona spesso mi avvicina qualche ragazza, facciamo foto, un messaggio vocale. È bello conoscere persone che ti supportano e ti seguono».

A scuola sanno tutto della tua vita social? I prof che ne pensano?
«Qualche battuta simpatica dai compagni di classe, qualcuna scherzosa da qualche professore».

Cosa hai fatto l’altro giorno quando hai superato il muro dei 100 mila iscritti su Youtube?
«Da pazza. Mi sono commossa, mi è venuto da piangere, non è il numero che mi rende felice ma le persone che ne fanno parte. Tutte importanti, a tutte voglio un gran bene e dico grazie».

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Fai mille iscritti al giorno, fino a quando pensi che continuerà così?
«Adesso è un boom. Difficile dire dove potremo arrivare. Spero di poter coltivare questa passione ancora per tanto».

E se un giorno ti stufassi di questa esposizione quotidiana, come farai? Per anni ci sarà sempre qualcuno che ti riconoscerà come «La Maino»...
«Ci penserei molto bene prima di smettere, non è una decisione che si prende a cuor leggero. Vorrei essere coerente. Mi rendo conto che per molti sono ormai un riferimento quotidiano».

Con un seguito così diventi interessante anche per chi vuole fare pubblicità. Qualche azienda si è già fatta avanti?
«Piccole collaborazioni e solo con prodotti che mi piacciono, che avrei comunque scelto».

Parliamo di tecnologia. Smarthphone? Videocamera? Software, cosa usi?
«Iphone 6S plus, una Nikon D3200 e il Macbook, ma è di tutta la famiglia. I video li monto con iMovie. Ci metto una quindicina di minuti per girarli, poi tra esportare, editare, montare ed elaborare ci vuole un’ora e mezza. Ma ci tengo molto, cerco di fare tutto per bene. Li faccio tra un compito e l’altro».

Come ti immagini a 20 anni e come a 40?
«A venti spero di essere all’università, mi piacerebbe molto fare medicina, anche se il sangue mi fa ancora un po’ senso. Spero di vivere a Milano o a Londra. A 40 spero di avere una famiglia, magari passerò il mio canale a mia figlia...».

Domani si torna a scuola. Che ti aspetta?
«L’interrogazione di inglese. Poi grammatica, due ore di ginnastica e c’è anche antologia...».

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Le nuove generazioni
Con Elisa Maino iniziamo una serie di interviste ai giovani e giovanissimi altogardesani che si stanno facendo conoscere in Italia e nel mondo grazie alle loro passioni e ai risultati che ottengono. Chi nello sport, chi nel lavoro, chi sui social, chi in pista, su un palco o in un backstage. Una generazione nuova, non sempre facile da comprendere, che viaggia a una velocità per noi difficile da immaginare, con regole, logiche, priorità che cercheremo di raccontare in questa e nelle prossime puntate. Elisa, 14 anni appena compiuti, e già «star» del web grazie ai suoi video. Una giovanissima che può contare su due genitori che fino ad ora sono riusciti a gestire il fenomeno social accompagnando la figlia nella sua passione e anche nell’intervista di venerdì scorso a «l’Adige».
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