Variante ok, contestazioni in aula consiliare

di Roberto Vivaldelli

Approvata lunedì sera in consiglio con 12 voti favorevoli, in prima adozione, la variante al Piano regolatore generale di Arco per la disciplina degli edifici compresi nei centri storici.
«Abbiamo fatto le scelte più mirate possibili -  ha commentato in aula l’assessore all’urbanistica Stefano Miori - ma saranno importanti le osservazioni al fine di calibrare le schede, non abbiamo l’ambizione di essere perfetti. L’obiettivo nostro è quello di valorizzare e recuperare i centri storici del nostro territorio comunale. Si cerca di stimolare il recupero degli edifici; i nostri centri storici devono tornare a vivere».
Critiche le opposizioni, uscite dall’aula al momento del voto. Il consigliere del Movimento 5 Stelle Giovanni Rullo ha criticato, in particolare, l’aggiornamento della scheda di «Villa Miravalle», l’immobile di proprietà della famiglia Arcese sito in via Lomego, che da «risanamento conservativo» passa a «ristrutturazione»: «In generale si poteva tranquillamente recepire l’articolo 105 della legge urbanistica - ha commentato Rullo -. Sul caso Miravalle, va detto che cambiare la norma ha incidenza in ambito penale, dove vale la norma più favorevole. In quell’operazione, peraltro, non viene rispettato l’articolo 61 delle norme tecniche di attuazione e di tutela dell’olivaia».
«Quell’edificio - ha replicato l’architetto Marco Piccolroaz, estensore della variante - ha subito un’operazione di ristrutturazione molto importante per la quale non si configurano più gli elementi da risanamento conservativo». La variante ora verrà esposta alla pubblica consultazione affinché la cittadinanza possa prenderne visione e fare tutte le osservazioni che riterrà utili e opportune. Dopo i 60 giorni di legge,  sarà aggiornata in base alle osservazioni che saranno accolte, e proseguirà l’iter. 

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